semplici passaggi

di | 29 Settembre 2021

La messa, il grazie, la convivialità, tutto veniva vissuto in semplicità, tutto aveva il tono di cose normali, naturali, ma vere e dar star tutti bene. Era così sempre a casa. Anche il Namas creatore costruiva occasioni di fraternità semplici, ma proprio da star bene. Non cercava mai cose che avevano il tono del fascino, delle cose grandi. Anche il giorno che arrivarono alla tenda di Abramo tre angeli e Abramo li accolse con semplicità, seguendo il rito della sacra ospitalità. E per questa semplice, sacra ospitalità  i tre angeli fecero la grande promessa del dono di un figlio ad Abramo e Sara. Il tutto in semplicità. Alla cascina capitava che arrivasse la notizie: oggi arriva don Ciotti. Per me era un’emozione, cenare con don Ciotti, che mangiava di corsa e andava ad un incontro. Non mi interessa descrivere il personaggio don Luigi Ciotti. Mi interessa che cosa succedeva in casa. Tutti si davano da fare per preparare bene ogni cosa. Arriva lui il don Ciotti. Quando sai che arriva il personaggio di turno, tutti si danno da fare per preparare al meglio tutto. Succedeva anche quando nella casa di Marta e Maria arrivava Gesù. Marta diventava matta per preparare tutto al meglio. Succede anche a me a volte. Non sono nessun personaggio speciale, ma quando mi invitano e accetto l’invito, raramente, mi domando perchè si deve preparare qualcosa di speciale. Non può essere tutto normale? Adesso poi ci sono gli apericena e tutta una serie di categorie di cene tutte speciali. Per don Roberto l’arrivo di don Ciotti era un’altra storia rispetto alla nostra preoccupazione di preparare tutto bene e alla nostra ammirazione per quella visita. Lui viveva tutto con estrema normalità. Erano amici e questo bastava. Lui non pensava al personaggio, lui ringraziava per il passaggio di un amico. Lui non si preoccupava di pensare e fare chissà che cosa, lui viveva tutto nella normalità più assoluta. L’amico è da accogliere con il rito semplice dell’ospitalità. Il suo rito semplice dell’ospitalità era quello di un buon ascolto, si metteva in ascolto dell’amico. A me rimaneva dentro l’onore dell’incontro con un personaggio come lui, a don Roberto la gioia di un incontro tra amici nell’ascolto reciproco. Quanto ho ancora da imparare!!! 

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