scelte

di | 15 Marzo 2023

Se guardo a quanto mi succede devo dire che non basta fare un gesto di carità, un’elemosina, un gesto di accoglienza. A volte è necessario anche questo, ma non basta. Servono scelte precise. Ed io voglio orientare la mia vita non sul fare la carità, sul fare elemosine, ma sul fare delle scelte che vanno in una certa direzione. Magari queste scelte possono comportare anche il fare delle elemosine, ma non è questo il cuore del problema. Anche qui ci viene in soccorso la parola sacra. Essa non offre risposte dirette ai problemi di questo mondo, ma non è nemmeno esente dalla scelta di orientare progetti e investimenti di ogni tipo in un certa direzione. Si tratta di scegliere dove e come posizionare la propria vita. Abbiamo un mondo profondamente ingiusto e la parola sacra non ci chiede di fare elemosine a favore di chi in questo mondo ingiusto soffre di più. Prima di spingermi oltre questa riflessione vi lascio alcuni numeri che ho trovato leggendo e informandomi. Mi rendo conto che dopo questo elenco di numeri rimane solo una cosa da fare: scegliere di stare dalla parte povera del mondo. Eccoli i numeri. Su 7 miliardi di persone sulla terra più del 10 % della popolazione vive con circa 2 euro al giorno. Malattie come la tubercolosi, la malaria, alcune epidemie sono curabili, ma solo il 10 % della popolazione  può accedere gratuitamente a queste cure e ancora meno del 10% delle spese di uno stato vanno per la ricerca. America Latina e Africa sono accumunate dal medesimo destino, sono luogo di sfruttamento delle risorse, delle persone e le grandi ricchezze di materie prime sono in mano a potenti società e multinazionali che non sono di quegli stati, sono straniere. Un ultimo dato: aiutiamoli a casa loro. l’aiuto dei paesi ricchi è come subordinato a clausole per le quali i soldi dati in offerta a questi paesi sono vincolati a comprare prodotti dei paesi donatori, insomma ancora ricchezza per il paese donatore. ed la grandi fondazioni dei icchi della terra a favore dei poveri sono un modo per investire denaro e non fare progetti di di sviluppo e di crescita. La bibbia di fronte a tutto questo non lascia ricette per i cambiamenti,  e nemmeno ricette sull’uso di soldi e men che meno sui rapporti tra ricchi e poveri. La bibbia con grande forza e coraggio dichiara che servono nuovi modelli di relazioni al cui centro stanno non gli interessi, ma i poveri. Ecco perché non si fanno elemosine, ma si sceglie di stare dalla parte dei poveri.

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