salva con nome

di | 8 Agosto 2021

Scusate queste strane digressioni, ma forse anche queste riflessioni hanno una loro logica. Forse riescono a dare un senso ad alcune cose che ho in mente, anche solo mi aiutano a narrare di alcune faccende che mi prendono, che mi interessano. Avevo letto un libro un po’ di anni fa: cyberteologia di Antonio Spadaro, il sottotitolo è interessante: pensare il cristianesimo al tempo della rete. Premesso che non mi intendo di informatica e poco di teologia, ma questi temi mi incuriosiscono  molto. E quando riesco e per quel che riesco, approfondisco la questione. E non dite che non ci riguardano queste faccende. Chi non usa il pc? Chi non conosce anche solo una minima base di questioni e di nomi legati all’informatica. Di questi tempi poi: scuola in dad, messe in streaming, tutto o quasi passa per quella strada della tecnologia. Anche il mio orto passa in parte per di lì: fatture, registri, note di vario tipo, programmi settimanali, schede dei ragazzi, foto per facebook e altro ancora. E poi alla fine se vogliamo leggere queste note passiamo ancora attraverso la tecnologia. Vi prego non facciamo i moralisti del tipo: è importante ma usiamo bene di questi strumenti. Credo che il libro di cui vi ho detto sopra è un buon tentativo di leggere la connessione che esiste tra rete e cristianesimo. Nelle mie riflessioni andrò un po’ per la mia strada, ma vale la pena di leggerlo questo libro. E allora vediamo subito. Salva con nome. È quella funzione che mi permette di salvare un documento dando un nome per poi archiviarla in una cartella particolare. È la base per archiviare e ritrovare successivamente il file. Senza questo salva con nome tutto è perso. E che fatica ritrovare il file se non ricordo il nome o se non archivio in maniera ordinata. Ma questa faccenda del salva e del nome, è significativa di una cosa. Dio salva e fino qui niente di strano, anzi niente di nuovo. La nostra fede si basa sulla salvezza. Ma se ci pensiamo, tutto è salvato: la creazione, il mondo animale e vegetale. Non c’è niente che si perde nel nulla. Ma perché tutto possa essere salvato deve avere un nome, appunto salva con nome. L’universo è salvato perché ogni cosa ha un nome, sappiamo che ci sono specie di animali che sono in via di estinzione e ne cataloghiamo il nome per difenderli. Il figlio riceve un nome per essere amato e riconosciuto, perché chiamandolo per nome non si perda nel nulla della vita. L’esempio più bello di una salvezza che passa attraverso il nome lo troviamo nella scrittura sacra il giorno della resurrezione eccolo: “Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro! La vita riprende a scorrere in quella donna quando Gesù la chiama con il suo nome. Sì, Gesù ci salva con il nostro nome, ma non ci archivia in uno spazio anonimo, ci custodisce nel suo cuore per sempre e non si confonde quando vuole ritrovare il nostro nome. Salva con nome … interessante

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