sabato 4 settembre

di | 3 Settembre 2021
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s. Mosè Gv 6,28-35

28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.

Commento

Nel calendario liturgico quotidiano non esiste s. Mosè, ma nel calendario liturgico che seguo, oggi si ricorda proprio lui, Mosè, il grande legislatore, il profeta, colui che ha condotto il popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto alla terra promessa. E allora per una volta seguo proprio le indicazioni che arrivano da questo calendario liturgico e ricordo San Mosè. Mosè fa un’esperienza straordinaria quella di vedere il Signore  faccia a faccia e da quel momento il suo volto risplende sempre luminoso. In realtà Mosè non vedeva il volto di YHWH, ascoltava solo una voce; eppure il suo volto umano portava in sé le tracce di quell’incontro e di quel dialogo. Il dialogo, l’ascolto e l’obbedienza di Mosè nei confronti di Dio, rendono luminosa la sua vita; il dialogo con il bene, con la bellezza che sta in Dio rende bella e unica la nostra vita, la rende luminosa. Mosè è unico non per le sue imprese, ma per quella unicità, quel suo essere unico che risiede proprio nel suo volto luminoso, perché dialogava con Dio. Questa è la sua santità: il dialogare incessante, unico con Dio. Non vediamo il volto di Dio, ma possiamo vedere la sua luce nei nostri volti. Anche il profeta ha bisogno della comunità per scoprire che il suo volto è luminoso. La fede di tutti è sempre un’esperienza relazionale. Mosè non vede il volto della voce che gli cambia il volto, lo vede solo con gli occhi del popolo. È l’incrocio di occhi che ci fa vedere Dio.

Preghiamo

Preghiamo per Orietta

2 pensieri su “sabato 4 settembre

  1. sr Alida

    Incontro, dialogo…. Dialogo con Dio dal pane eucaristico mi chiedo quale è il modo concreto di vedere il suo volto e dialogare con Dio? Credo sia ogni volta che vedo qualcuno soffrire offrire vicinanza, ogni volta che vedo qualcosa di positivo o di bene… Prego con voi per Orietta.Per il mondo che ha bisogno di vedere il volto di Dio che è pace.

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  2. Elena

    Credere fermamente toglie ogni fame, ogni sete. In Gesù, pane del cielo, riponiamo ogni nostra necessità, ogni nostra speranza, ogni nostro bisogno di vita. In Lui tutta la luce che illumina i giorni e le notti di ogni uomo. In Lui l’unione di sguardi e la pienezza che contempla il mio essere e divenire con l’essere universale di ogni realtà. Unisco alla comune preghiera, il pensiero per Orietta e per Marina.

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