sabato 4 agosto

di | 3 Agosto 2018

1 corinti1 Cor 9,19-23

 19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: 20 mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. 21 Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. 22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. 23 Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.Commento

Sempre partendo da questo cap. 9 Paolo rivendica che in tutto quello che ha fatto  egli si è mosso senza condizionamenti e appartenenze a priori: “Essendo libero da tutti, mi sono asservito a tutti”. Sembra che questa libertà, sia la condizione per un servizio puro, limpido, veramente incondizionato; che quindi non sia legato per tradizioni di pensiero o di costume a questa o a quella appartenenza; il cristiano è solo del Signore, e prima di tutto appartiene a Lui. E proprio per questo gli è consentita quella liberissima determinazione d’amore che lo porta a inabissarsi in ogni condizione della vicenda umana. Questa “incarnazione” è il presupposto per “guadagnare” le persone al Signore. Qui siamo all’opposto delle sapienze umane e di certe pretese di verità che esigono ovviamente che siano gli altri a muoversi verso la luce. Nel mistero cristiano invece è Dio che assume la condizione del lontano per trarlo a Sé. Ed il percorso di questo farsi servo è descritto da Paolo come  un viaggio che arriva fino a coloro che non sono sotto la legge giudaica; vi è come di fatto un abbassamento una diminuzione, una dedizione totale :”mi sono fatto debole con i deboli. E ancora: “mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno”. E ancora “Tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe con loro”. Meravigliosa conclusione: per Paolo la vita evangelica è questo amore per gli altri , che lo porta ad essere in comunione con il Signore del Vangelo, e insieme a tutti coloro nella cui vita si è immerso e consegnato.

Preghiamo

Preghiamo per gli anziani

2 pensieri su “sabato 4 agosto

  1. srAlida

    Mi son fatto servo di tutti…..libero, appartiene al Signore ,dev’essere bello raggiungere questa libertà di Paolo..non esige che siano gli altri a muoversi , debole con i deboli ….Quanto si fatica a fare il primo passo ……a tutti cosi che almeno qualcuno cammini …Chiedo al Signore questa libertà ….Quello di Paolo è un consegnarsi a Dio per gli altri ,Ci conceda il Signore di saperci riaffidare a Lui ogni giorno ,per servire COME Lui ….Mentre prego per gli anziani e per le intenzioni di ciascuno .

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  2. . Elena

    Liberi e servi, nel nome del Vangelo di Gesù, per riconoscere al solo Dio la nostra appartenenza. Ci vuole coraggio! Prego perché ciascuno possa trovare la propria libertà nel Signore e nel servizio!
    E per le intenzioni di ciascuno.

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