sabato 30 aprile

di | 29 Aprile 2022

gv. 1,19-28

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: “Tu, chi sei?”. 20Egli confessò e non negò. Confessò: “Io non sono il Cristo”. 21Allora gli chiesero: “Chi sei, dunque? Sei tu Elia?”. “Non lo sono”, disse. “Sei tu il profeta?”. “No”, rispose. 22Gli dissero allora: “Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?”. Rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Rendete diritta la via del Signore
,come disse il profeta Isaia”. 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: “Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?”. 26Giovanni rispose loro: “Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo”. 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Commento

Sempre in questo capitolo primo del vangelo di Giovanni, dopo il prologo viene introdotta la figura di Giovanni Battista. Nel vangelo di Giovanni, il precursore di Gesù, Giovanni Battista, è l’icona dell’uomo autentico, che conosce i propri limiti ed è aperto alla novità: è conscio di essere carne, ma vive di quel desiderio di Dio impresso in lui dalla Parola creatrice e dalla promessa fatta ad Israele. Per questo è uno che cerca e incontra, riconosce e accoglie Gesù come il Figlio di Dio, testimoniandolo agli altri: è il prototipo del discepolo, è colui che chiude un’epoca quella del Vecchio Testamento e apre un nuovo tempo, quello di Gesù, del Vangelo e della grazia. I giudei,  che sono la categoria con la quale sempre si incontra e si scontra Gesù, vengono per interrogare proprio Giovanni Battista come poi vorranno interrogare Gesù. Lui si dichiara come colui che non è il messia, ma solo di essere la voce che grida nel deserto. E questo gridare nel deserto non fa altro che preparare la via al Signore Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per noi sacerdoti

2 pensieri su “sabato 30 aprile

  1. Elena

    Prego per voi sacerdoti, avete un compito complesso, delicato. Dovreste essere testimonianza dell’amore del Cristo e spesso vi scontrate con la vostra stessa umanità. Avete visibilità e siete sottoposti allo sguardo e al giudizio, a volte banale, a volte tagliente. Posizione difficile, la vostra. Vi sostenga la Parola, vi illumini la fede, vi nutra Gesù stesso con la Sua presenza nella vostra vita sacramentale. Siete uomini chiamati da Dio, con tutti gli oneri e gli onori… Prego, preghiamo per voi.

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  2. sr Alida

    Grazie Elena, per questa riflessione e preghiera in aiuto alla mia aridità, ripeto e condivido gli stessi pensieri. Si don preghiamo per voi sacerdoti…

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