sabato 29 maggio

di | 28 Maggio 2021

Luca 4,16-30

16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 e predicare un anno di grazia del Signore.
20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». 22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro». 28 All’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Commento

Il brano è come diviso in due parti. Una prima parte dove Gesù annuncia che sono arrivati i tempi messianici, una seconda parte dove invece si nota la reazione della gente di Nazareth, della sua gente. Nella prima parte Gesù prende in mano il testo del profeta Isaia dove si proclama la venuta del messia e una volta letto lui si proclama come colui che realizza quelle parole di liberazione. Lui è il Messia che sta dalla parte del povero, lui è il messia  che sceglie di realizzare le parole di liberazione proclamate da Isaia. Nell’ascoltarlo i compaesani di Gesù che sono i suoi parenti lo rifiutano perché è come loro: lo pensano figlio di Giuseppe, ignorando il mistero della sua nascita per opera dello Spirito. Vorrebbero che il Messia fosse diverso, più forte e potente. Lo scandalo del cristianesimo è accettare che Dio è uno di noi, condivide la nostra carne e la nostra fragilità. E fa di questa un luogo di comunione invece che di divisione. Questa è la grande fatica che tutti siamo chiamati a fare quando pensiamo alla fede in Gesù, credere in lui così come lui si è presentato e non volere un Signore come piace a noi.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le nostre comunità

2 pensieri su “sabato 29 maggio

  1. Elena

    Mi ha sempre colpito questa parte di Vangelo. Uomini e donne che fanno così fatica nel vedere i segni dei tempi trasformare la vita, la realtà nell’uomo Gesù. E poi lo sdegno di questa gente che vuole uccidere un Gesù colpevole solo di aver riracontrato la storia immergendola nell’amore, nella carità, nel rispetto, nella misericordia. Colpa o scomodità di una storia della fede raccontata in modo diverso? Anche noi siamo così ciechi e ottusi…
    Ti prego Signore per tutti noi che ci professiamo cristiani. Ti prego per la zia di don Sandro e per John che sono tornati al Padre, per Caterina, Massimo , Silvia, per quanti credono in un Dio di misericordia. Abbiamo tutti così tanto bisogno del Tuo amore!

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  2. sr Alida

    Credere in Gesù così come si presenta,… Lo accolsero sulla barca così come si presentava… È si la nostra fatica. Aumenta Signore la nostra fede, pregando per le nostre comunità aiutaci ad annunciare la tua grazia e ad essere una buona notizia della Tua Parola, mi unisco alla preghiera per la zia di don Sandro e per le persone citate da Elena.

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