sabato 24 luglio

di | 23 Luglio 2021

Lc. 10,1-12

1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. 10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11 Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. 12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

Commento

Uso questa immagine: questa è la postura del discepolo. Questo è il discepolo così come è descritto in questa pagina dove Gesù designa altri 72 e la manda a due a due avanti a sè. 72 erano le nazioni del mondo conosciute al tempo di Gesù, 72 sono i discepoli che vanno simbolicamente in tutto il mondo. Le nazioni facevano alleanza tra di loro. Gesù chiede di fare alleanza tra i discepoli per andare in tutto il mondo. Non si va da soli, ma insieme. Non sono imprese solitarie quelle dei discepoli, ma comunitarie. La missione dei 72 discepoli è uguale a quella degli apostoli. Si va in povertà, in gratuità e umiltà. Questo è il tratto del discepolo. Solo così possiamo essere agnelli in mezzo ai lupi. L’agnello è Cristo e noi siamo assimilati a Cristo che si dona da mangiare, a tutti. Quindi la missione è esattamente quella dell’agnello che è vittorioso sul male, non perché si oppone al male con la violenza, col potere, col dominio, con un male peggiore, ma perché vince il male col bene. Come fa Dio con noi. E l’agnello, la pecora quando è viva dà latte, lana, dà cibo e vestito e quando muore diventa cibo e vestito. Così anche noi, se siamo accettati, diamo delle cose all’altro, quando siamo rifiutati, non li rifiutiamo, diamo la nostra vita, allora diventiamo come Dio che dà la vita.

Preghiamo

Preghiamo per il Brasile dove la guerra tra i cartelli della droga ha provocato nel 2020 più di 5000 morti

Un pensiero su “sabato 24 luglio

  1. sr Alida

    Povertà, gratuità, umiltà sono necessarie perché sia più vero il dono della vita, con voi prego per il Brasile, e per il fratello di sr Marcella.

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