sabato 20 novembre

di | 19 Novembre 2021

Lc. 23,50-56

50 C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51 Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

Commento

Dopo il grande spettacolo, la contemplazione della croce, dopo tutto il grande trambusto dei giorni della passione, ora è il momento del silenzio, meglio ancora di un silenzio di attesa. Interessante è il fatto che la tomba viene offerta da Giuseppe d’Arimatea, membro del sinedrio. Lui non aveva aderito alla decisione di condannare a morte Gesù, lui osa chiedere il corpo di Gesù a Pilato, lui è definito buono e giusto. Questo particolare ci permette di fare una piccola annotazione. Non si possono generalizzare tutte le questioni allo stesso modo, non tutti i membri del sinedrio condannano Gesù, non tutti vivono l’ipocrisia della religione. Non si può mai generalizzare, si tratta di imparare a guardare alla singola persona, alle storie di ciascuno;  si possono trovare anche nelle categorie di persone che sembrano più lontane dalla vita e di Gesù e dalla fede in Lui storie belle e persone buone e giuste. Ma la cosa più importante del testo è che Gesù è deposto nel silenzio di un sepolcro. Le donne  e tutti se ne tornano a casa, osservano il giorno di sabato e aspettano. Tutto è silenzio il giorno del sabato santo

Preghiamo

Preghiamo per Michele

2 pensieri su “sabato 20 novembre

  1. Elena

    Le donne osservano in silenzio, da lontano e già preparano gesti di cura per quel corpo amato che deve essere sepolto in un sepolcro. Un uomo del Sinedrio osserva in silenzio e poi chiede coraggiosamente di poter calare questo corpo di Gesù per la sepoltura. Che fine avranno fatto i corpi dei due altri uomini in croce? Chi li avrà amati ancora un po’ chiedendo ed osservando la pietà? Il corpo di Gesù è nel cuore di molti, è un corpo che merita gli ultimi gesti d’amore e di cura… È un corpo amato, prezioso agli occhi della pietà… Poi, tutto è silenzio, dolore silenzioso, amore silenzioso.
    Preghiamo per chi vive il dolore e lo smarrimento del lutto e per Michele.

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  2. sr Alida

    In ogni cuore c’è un pezzo di cielo che al di là di ogni cosa.. Aiuta, Signore a scoprilo dentro di sé. Scrivi dritto Signore sulle mie e nostre righe storte Mi unisco alla preghiera di Elena e per Michele.

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