sabato 19 Marzo

di | 18 Marzo 2016

la stella del mattino san Giuseppe

 Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. 

Commento

Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». La festa di san Giuseppe ci porta dentro al mistero della paternità. Quella divina, quella umana. L’episodio al tempio, dove si mescolano l’angoscia di un padre e di una madre per aver perso il proprio figlio per diversi giorni e la rivelazione della missione esigente del piccolo, illumina entrambi gli aspetti di questa paternità. Custodire, proteggere, ma anche far crescere, avviare alle responsabilità, aprirsi alla propria vocazione e mandare (lasciare). Giuseppe cosa avrà pensato a sentire quelle parole di Gesù dodicenne al tempio? Parole che suonano un po’ sgarbate, pretenziose, come quelle di tanti adolescenti che mettono in discussione la capacità genitoriale di noi adulti. In fondo lo aveva indirizzato proprio lui a questo, facendogli amare le scritture, orientandolo a Dio in ogni tempo dell’anno, della giornata, in qualsiasi situazione si trovasse. Giuseppe aveva custodito non solo la persona di Gesù, ma anche l’immagine di Dio in lui. Come cercano di fare quei genitori carichi di tanta buona volontà…. Ecco il risultato. Le cose del Padre mio sono la mia vita, la mia missione, non lo sapevi? Sì, Giuseppe e anche Maria lo sapevano. Ma come per altre cose che si sanno, quando si realizzano, spiazzano, obbligano a fare i conti velocemente con la realtà e chiedono tempo per essere assimilate, comprese. Come quando un figlio adolescente decide a suo modo di diventare adulto e spiazza non poco i suoi genitori. L’unica cosa che essi possono fare è quella di rimanere fedeli al patto fatto il giorno del matrimonio e stare accanto a questi figli.

 Preghiamo

Preghiamo per tutti i papà

3 pensieri su “sabato 19 Marzo

  1. sr Rita

    I genitori di Gesù rimasero stupiti, come tutti i genitori davanti al mistero dei figli. Grazie per il commento di Don Sandro che vale anche per gli educatori, i religiosi, i preti. Preghiamo per i papà, per chi porta il nome di Giuseppe, per il gruppo della Fraternità Luigi Palazzolo, qui di Uniao da Vitória ,che questa sera verrà nella nostra casa per la notte di adorazione. Ci sarete anche tutti voi con noi.

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  2. Elena

    Quali pensieri nel cuore di Giuseppe, padre umile, quasi invisibile, ma sempre presente, come le cose e le persone che valgono veramente e che aiutano a crescere perché non invadono il figlio e la sua vita, ma la permeano ogni momento.
    Quali dolori e quali gioie per lui, uomo della fede più assoluta e complessa…. Un abbraccio ai papà e un augurio ai Giuseppe, e la vicinanza a Suor Rita e al gruppo ospitato della comunità .
    Elena

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  3. sr.Alida

    S. Giuseppe ,uomo dell’ ordinario ,straordinario….. è dedicata a lui la nostra casa quì a Cantello ,c’è un pò di festa .Chiedo attraverso di lui al Signore di benedire tutti i papà ,e chi porta il nome di Giuseppe, le famiglie.di benedire e accompagnare il gruppo della fraternità don Luigi Palazzolo che si incontra e prega nella comunità di sr.Rita,che ringrazio per lo scambio di preghiera con noi.

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