sabato 18 settembre

di | 17 Settembre 2021

Lc. 17, 22-37

22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata». 36  37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

Commento

Nel testo si parla di una fine, qualcuno dice la fine del mondo. A me non piace molto questo modo di dire. Il vangelo mette l’accento su altro. Come prima cosa dice che un mondo vecchio è finito, ne è nato uno nuovo: il regno dell’amore e della misericordia. Tutto il resto è passato. Ancora: ciò che è capitato a Gesù, che è il prototipo di ogni creatura, capiterà al cosmo intero. Cioè la storia del mondo non è altro che ripercorrere la storia del Figlio, perché siamo tutti figli e tutto il mondo è creato in Gesù. Quindi è un mistero di morte e resurrezione per il mondo stesso. Questa è la grande storia. La storia di Noè, la storia di Lot, la nostra storia. Poi c’è la nostra piccola storia quotidiana che pure termina con il mistero della morte. E noi ripercorriamo nella nostra vita e  nella nostra morte il mistero stesso di Gesù. Poi c’è un quarto livello che ogni giorno in fondo è un cammino: nasce il sole e alla sera tramonta. E come viviamo nella quotidianità questa novità di vita? Gesù ci chiede di vivere tutto questo come un cammino, un esodo, un passaggio. Siamo popolo in cammino, chiamato ad imitare Gesù nel suo stesso cammino.

Preghiamo

Preghiamo per tutto il mondo lgbt

2 pensieri su “sabato 18 settembre

  1. sr Alida

    Anche se non si parlasse di fine del mondo,mi fa tremare un po’ questo tratto di Parola… Bella la tua visione positiva don. Cio’che mi rassicura e mi piace è ripercorrere il cammino di Gesù nel suo mistero e nella novità di ogni giorno… Come cammino esodo e passaggio di un popolo.. Mi unisco alla preghiera per il mondo e prego per il nuovo inizio di catechesi e della scuola.

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  2. Elena

    Morte come passaggio da una realtà ad un’altra, misteriosa certo, sconvolgente, forse. Ci viene dato uno spiraglio di luce, di speranza, di rinascita in un modo ed in un mondo nuovo. Gesù traccia il sentiero, indica la via e la apre con la sua venuta, la sua morte e, soprattutto con la sua vittoria su ogni tipo di morte! Così sia! Mi unisco alla preghiera per la realtà LGBT.

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