sabato 17 ottobre

di | 16 Ottobre 2020

Mc 10,32-34               

32 Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34 lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».

Commento

Gesù cammina davanti ai discepoli. Dunque, li precede. Precedendoli fisicamente nel cammino, precede il cammino che conduce tutti verso la morte. Rispetto ai primi due annunzi della sua Pasqua che abbiamo incontrato oggi è molto forte il loro coinvolgimento da parte di Gesù: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme”! Questo coinvolgimento provoca in loro sgomento e paura, come anch’io sono sgomento e impaurito davanti alla prospettiva della morte. Ma proprio questa è la suprema e sublime novità della storia e quindi della vicenda di ognuno di noi: mentre le filosofie e le teologie si domandano chi o che cosa ci sia “dopo”; forse nulla, forse Dio, forse…, qui si dice che in Gesù Dio ci precede, cammina davanti a noi.  E’ il terzo annuncio della sua Pasqua. Lungo la strada del Vangelo, Gesù ribadisce di tempo in tempo l’esito finale di tutto che è anche il senso di tutto. Tutto il Vangelo, tutta la Scrittura, è un grande cammino verso la Pasqua di Gesù, perché sia anche la nostra Pasqua.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati

3 pensieri su “sabato 17 ottobre

  1. sr Alida

    Fede speranza Pasqua: RISURREZIONE..ogni giorno il morire è presente.. Ma occorre credere alle piccole risurrezioni quotidiane.. Per non rimanere sgomenti di fronte al morire
    Prego con voi per tutti i malati..

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  2. Elena

    Ho accompagnato molte persone in questi anni della vita. Diverse se ne sono andate, ammalate. Alcune avevano tanto sgomento, tanta paura della morte, poi, vicine al passaggio, le ho viste e sentite serene, confortate, direi, dal poter riposare in Qualcuno di bello e di buono…. Non credo fosse per la mia o un’altrui presenza umana, pure utile.
    Altre erano già serene, senza più paura, come se il Qualcuno fosse già con loro, e forse era così, da sempre… Il Signore cammina accanto a noi e a volte ci tiene anche per mano, come fa una mamma attenta con i suoi piccoli. A volte ci porta in braccio e ci tiene abbracciati con tenerezza, affinché ci sentiamo sicuri e non proviamo paura. Ma è sempre con noi, davanti o a fianco, e questo ci dà pace, soprattutto nella malattia. Preghiamo per gli ammalati e per chi si spegne a questa vita, entrando in quella che Gesù ci ha promesso.

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  3. Elena

    Un pensiero ed una preghiera per i volontari del gruppo che oggi andranno in Val di Non a prendere le mele e che domani dedicheranno tempo ed energie buoni per chi ha più bisogno.

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