Lc. 2,45-47
45 E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: 46 «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 47 divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Commento
La descrizione che Gesù fa degli scribi è interessante perché riflette molte caratteristiche dell’uomo moderno. Amano passeggiare in lunghe vesti, saluti nelle piazze, i primi posti, di fatto è l’uomo che appare e non che vive. Gesù invece si pone come lo scriba mansuetudinis Christi, lo scriba che narra la mansuetudine di Dio Padre. Questa è la grande differenza tra lo scriba Gesù, lo scriba del tempo del Signore e lo scriba dei giorni nostri. Gesù narra la bontà del padre, gli altri narrano l’apparire del mondo. È una tentazione grande quella di avere in mente un modello di scriba che vuole apparire, è la grande tentazione della vita mondana, del mondo che non ha conosciuto la bontà del padre. Gli scribi e i farisei sono quelli che davvero spiegano come si è bravi, buoni, religiosi, come si entra nel tempio del Signore, quali sono i precetti,
le norme i decreti, quali sono le deviazioni, sono coloro che prescrivono tutto. Gesù mette in guardia da persone come queste e invita a guardare a Lui e attraverso Lui arrivare al Dio Padre.
Preghiamo
Preghiamo per Davide
Quanto rumore nell’apparenza, nell’umano bisogno di un riconoscimento, di un apprezzamento, di un potere sugli altri, di una visibilità. La mansuetudine silenziosa che appartiene al Signore, crea profondità e spessore dentro di noi. Dammi un po’ di questa mansuetudine,Padre, perché possa cercarti in ciò che è vero, in ciò che è giusto e bello. Senza frastuono e senza schiamazzi.
Ricordo Davide nella preghiera.
Pregando per Davide, ringrazio il Signore per lo scriba buono umano, nascosto, amorevole che Lui è. Chiedo di rendere un pochino così anche nel cammino e servizio
agli altri.
Di rendere così anche me