sabato 16 dicembre

di | 15 Dicembre 2017

lettera ai romaniRomani Rm 10,1-4                              

 1Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio per la loro salvezza. 2Infatti rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza. 3Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. 4Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque crede.

Commento

Il legame di Paolo con i suoi fratelli ebrei è indubitabile e profondo. Tali infatti sono il desiderio del suo cuore e la sua preghiera: possano essi trovare e accogliere quella “retta conoscenza” della giustizia di Dio che ora non accompagna e non illumina il loro zelo. Questa non retta conoscenza li porta a cercare di “stabilire la loro propria giustizia”, cioè, come abbiamo visto, un tentativo di giustizia mediante le opere. Ma la giustizia è la giustizia di Dio in noi, la fede. In tal modo “non si sono sottomessi alla giustizia di Dio”. Questa sottomissione è l’obbedienza della fede, e cioè l’accoglienza del dono di Dio. Mi sembra che questa obbedienza della fede non si possa peraltro imporla e pretenderla. Paolo può quindi desiderare e chiedere per loro con la preghiera tale dono. Permettetemi una considerazione. Noi potremmo sentirci molto lontani da questo problema, Noi siamo culturalmente avversi ad ogni regime della legge. Ma questo mi sembra in gran parte non vero. In realtà abbiamo perso la speranza e la certezza nella giustizia e nella verità della “legge”, ma proprio per questo vaghiamo in un soffocante “moralismo”, dove ognuno è possessore di una “sua” legge. La nostra pretesa libertà è di fatto un continuo confuso dibattito su quello che è giusto, perché abbiamo smarrito le fonti: sia quelle della fede nella Parola di Dio, sia quelle laiche che ci consentano di avere riferimenti forti in qualche elemento fondante della vita e della convivenza umana. Dunque sicuramente con un linguaggio diverso, con argomenti diversi e con toni diversi il tema della legge e della grazia si presenta anche come argomento di estrema importanza.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

3 pensieri su “sabato 16 dicembre

  1. sr Rita

    Signore il desiderio del mio cuore è che questo tempo di avvento sia una opportunità di comunione e di amore vero per tutti gli uomini. Te lo chiedo in modo particolare per le persone consacrate in difficoltà.

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  2. . Elena

    Pochi giorni al Natale ed una considerazione aperta sulla fede, sul nostro appartenere, per dono e per scelta ad un credo complesso e articolato. La responsabilità dell’essere credenti cristiani, pur con le nostre fatiche e la nostra tenacia. Preghiamo per prepararci degnamente, con uno sguardo luminoso e retto, con coscienza ed apertura verso l’altro, con fede sincera. Preghiamo per chi, consacrato è nel dubbio e nell’incertezza.

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  3. srAlida

    Condivido il desiderio del cuore di Paolo e il vostro ,è ciò che avverte anche il mio cuore ,per le persone care e per tutti gli uomini .Così con voi pregoper la pace ,per le persone consacrate in difficoltà Preghiamo anche per chi in qualche modo ostacola la fede….

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