sabato 12 agosto

di | 11 Agosto 2017

home2 Gen 12,10-20                                                     

10 Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese. 11 Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente. 12 Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita. 13 Di’ dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te». 14 Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. 15 La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16 Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli. 17 Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, per il fatto di Sarai, moglie di Abram. 18 Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? 19 Perché hai detto: È mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vattene!». 20 Poi il faraone lo affidò ad alcuni uomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi averi.

Commento

In questo testo della vicenda di Abramo ci sono dei temi che in qualche modo ritornano nel libro dell’Esodo: la carestia, la discesa in Egitto, l’uscita dall’Egitto. Certo qui la vicenda è narrata in modo strano e equivoca. Abramo aveva una moglie bella, entrare in Egitto con essa poteva essere per lui pericoloso e quindi fa passare la voce che è sua sorella e il faraone se la prende per se. La stranezza è che da quel momento il faraone cade in disgrazia, mentre Abramo si arricchisce, fino a quando il faraone scoperto l’inganno butta fuori dall’Egitto Abramo, la moglie e tutti i suoi averi. Che cosa può voler dire tutto questo? Una spiegazione morale? La vita degli uomini non è ancora moralmente evoluta al punto di essere pienamente corretti e onesti, veri? Non mi sembra plausibile, anche oggi uomini evoluti come siamo noi quante volte ci nascondiamo dietro la menzogna per salvare la pelle. Un motivo storico- culturale?  Anche questa spiegazione è debole. Non si può giustificare il male sempre e solo con un motivo culturale. E allora? Io provo a dire così: Abramo è fragile nella sua fede nel Dio di Israele, come è fragile la sua vita e quindi cerca il “suo” modo di salvare la pelle. e il modo mio personale può anche avere successo (Abramo trova molte ricchezze in Egitto), solo che è autonomo e frutto dell’inganno. Sottolineo il suo, perché questa è la chiave di volta del problema. Affidato a Dio per discernere il vero modo di agire e di scegliere, o affidato a se stesso per fare in maniera autonoma? È il problema che nasce da Adamo e arriva fino ad oggi. Il mio modo e basta o il mio modo con Dio? Abramo dovrà lentamente maturare questa fede non nel suo modo, ma nel modo di Dio. e sarà padre nella fede perché maturerà pienamente in questa fiducia.

Preghiamo

Preghiamo per gli amici di Blello.

3 pensieri su “sabato 12 agosto

  1. Sr rita

    Preghiamo per chi ha paura di perdere qualcosa di sé e finisce pera perdere se stesso.

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  2. sr Alida

    Mi prende questa domanda :affidarmi a me stessa o affidarmi a Dio ? Al mio modo di fare o al Suo ? Sapersi o sentirsi affidati a Dio è un gran dono …Preghiamo perchè sappiamo affidarci a Lui …Mi unisco alle vostre intenzioni …

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  3. . Elena

    È molto interessante il brano odierno. Quanto siamo pusillanimi e quanta fragilità portiamo nel cuore. Quanta fatica nell’abbandonarci con fiducia al Signore. E quanto amiamo fare da soli, anche se gli esiti sono incerti, mal riusciti…
    Abbiamo bisogno di fidarci di più. Una preghiera per noi che spesso dubitiamo e preferiamo arrangiarci a modo nostro….

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