sabato 11 settembre

di | 10 Settembre 2021

Lc. 16,19-31

19 C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. 20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, 21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23 Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. 25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. 29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. 30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. 31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

Commento

Nel prima qui sulla terra, nel dopo la nostra vita, possiamo scegliere come vivere. Per la verità ho sbagliato. Scelgo qui sulla terra come vivere. Il dopo è il risultato e quello che rimane del prima, del qui sulla terra. Posso scegliere di vivere come il ricco che vestiva di porpora, di bisso, cioè all’ultima moda e banchettava lautamente. Ma soprattutto il ricco sceglie di costruire un abisso tra il ricco e il povero, tra lui e chi è sotto la sua tavola. È più legato ai cani che ai poveri, perché di fatto i suoi cani da sotto la tavola hanno del cibo, il povero Lazzaro no. Questo è quanto rimarrà per sempre nella sua vita: una separazione netta, un impossibilità netta di ricongiungersi con i suoi fratelli e con il povero. Sceglie di vivere separato dal mondo per godersi la sua ricchezza. Quando scelgo invece  di vedere il povero e non solo la mia ricchezza allora la vita è come riunificata, rimessa insieme con me stesso e con gli altri. Lazzaro vuol dire “Dio aiuta” sia perché Dio aiuta il povero, sia perché il povero è Dio che ci aiuta!  Ciò che avete fatto ad uno di questi ultimi lo avete fatto a me, venite benedetti. Cioè il povero è lì ad aiutarci ed ha un nome; il povero è Dio che mi aiuta!

Preghiamo

Preghiamo per Cristina

2 pensieri su “sabato 11 settembre

  1. sr Alida

    Avere la possibilità di scegliere prima e anche dopo è una gran bella opportunità….. Basta poco però per essere separati.. Aiutaci Signore nell’ascolto, nella preghiera ad essere attenti a non dividere o allontare gli altri. Affinché tutti godiamo dell’essere tuoi figli e della stessa gioia. Preghiamo per Cristina.

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  2. Elena

    Il dopo non è un premio o una punizione. Il dopo è conseguenza. Segue con…il modo in cui ho vissuto, il modo in cui ho amato, il modo in cui ho riconosciuto il mio Dio fra gli uomini e sono stata centro di unione o di separazione. Il dopo è naturale con-sequenza…
    Allora tutto è determinato dal mio adesso, dalle scelte che opero, dall’intreccio di buone cose e buone relazioni che costruisco. Non mi preoccupo se andrò in Paradiso, so che ho molto da fare qui e ora e so che posso farlo anche bene se mi impegno con costanza, fede, volontà , coscienza e quell’immensitá di amore che il Padre ha acceso nella mia vita. Accompagno Cristina e Nicoletta nella preghiera.

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