sabato 1 ottobre

di | 1 Ottobre 2016

home2 siracide 23 16 –

6Due tipi di persone moltiplicano i peccati,
e un terzo provoca l’ira:
una passione ardente come fuoco acceso
non si spegnerà finché non sia consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non desisterà finché il fuoco non lo divori;
17per l’uomo impudico ogni pane è appetitoso,
non si stancherà finché non muoia.
18L’uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, perché temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo».
19Egli teme solo gli occhi degli uomini,
non sa che gli occhi del Signore
sono mille volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le vie degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.
20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note,
allo stesso modo anche dopo la creazione.
21Quest’uomo sarà condannato nelle piazze della città,
sarà sorpreso dove meno se l’aspetta.

22Così anche la donna che tradisce suo marito
e gli porta un erede avuto da un altro.
23Prima di tutto ha disobbedito alla legge dell’Altissimo,
in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,
in terzo luogo si è macchiata di adulterio
e ha portato in casa figli di un estraneo.
24Costei sarà trascinata davanti all’assemblea
e si procederà a un’inchiesta sui suoi figli.
25I suoi figli non metteranno radici,
i suoi rami non porteranno frutto.
26Lascerà il suo ricordo come una maledizione,
la sua infamia non sarà cancellata.
27I superstiti sapranno
che nulla è meglio del timore del Signore,
nulla è più dolce dell’osservare i suoi comandamenti.
28Grande gloria è seguire Dio,
essere a lui graditi è lunga vita.

Commento

Lo sguardo è al maschile, ma Ben Sirà sa bene che la questione delle passioni che portano all’adulterio non è solo femminile, ma anche maschile. Il testo descrive tale passione, ne delinea le conseguenze e ne sottolinea la pena dovuta. Nel suo pensiero vi è una novità quando dichiara che la pena per l’adultera non è la condanna a morte, ma la pubblica diffamazione. Io vorrei semplicemente sottolineare due cose. Innanzi tutto come la relazione con l’altro richiede la fedeltà, cioè la capacità di dichiarare che un amore è per sempre ed è unico. Sottolineo anche come le passioni minano alla radice una buona relazione con l’altro e che se esse non trovano un giusto equilibrio nella mente, nel cuore e nella volontà di un uomo, questi viene come trascinato dentro un vortice negativo da cui è difficile uscirne.  Non è questione di peccare, ma di essere persone che sono equilibrate e forti. Non è questione di scandalo, ma di mancanza di rispetto per se stessi e per gli altri. In positivo il siracide oggi ci invita a vivere in verità ogni nostra passione, di non negarle, ma nemmeno di approfittarne. Credo che l’uomo non è chiamato a raggiungere una forma di astensione dalle passioni, ma di prendere coscienza di come esse sono la molla per andare verso l’altro se gestite secondo una logica di relazione di amicizia e di comunione.

Preghiamo

Oggi è santa Teresa di Gesù Bambino, la patrona delle missioni. preghiamo per tutti i missionari visto che siamo anche nel mese dedicato alle missioni.

2 pensieri su “sabato 1 ottobre

  1. sr Rita

    Sapere che nessun muro può nascondere il male che compiamo, sapere che Dio vede dentro la nostra vita, non solo dentro le mura di casa…non è una maledizione di chi si sente spiato,, perseguitato…E’ avere coscienza che Qualcuno, che ci vuole bene, si sta preoccupando di dove andiamo, di come ci facciamo del male….Quando ero nella prima formazione c’era l’usanza di scrivere dappertutto -ma proprio dappertutto!!!- “DIO TI VEDE”. Per un po’ di tempo per me è stato un incubo. Mi pareva che Dio fosse un guardone che si divertiva a seguirmi a letto, nel bagno, sulle scale…. Man mano che la mia relazione con Lui si è fatta personale e bella, ho avvertito che la sua vicinanza mi dava gioia mi faceva piacere, mi dava sicurezza.
    Preghiamo per le tre giovani che oggi, sabato inizio del mese missionario, festa di Teresa de Lisieux, entrano come postulanti nella mia famiglia religiosa.

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  2. sr.Alida

    Nulla è meglio del timore del Signore ,osservare i Suoi comandamenti ,essere guariti in una lunga storia…La relazione con l’altro chiede fedeltà ,amore uni co e per sempre..Non c’è cosa migliore che conoscere il Signore nel nostro cammino,sapere che ci segue passo,passo perchè i Suoi occhi sono piu’ luminosi del solee vede tutte le nostre vie dritte o storte ….Ci aiuti sempre a tornare ..a vivere la Sua passione per noi uomini e tradinoi ,nel rispetto ,nella consapevolezza di ciò che è bene..sincerità di cuore nelle nostre relazioni.Grazie don Sandro che fai luce alla Parola di oggi ..e sempre.Grazie sr. Rita per la comunicazione di vita .Di cuore prego per tutte voi missionarie e per tutti i missionari,per chi porta il nome della prima missionaria S.Teresina ..e per le tre giovani che entrano nella nostra famiglia palazzoliana .

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