ritrovare misericordia

di | 31 Maggio 2021

Dopo una settimana complessa e una domenica intensa si riparte per l’ennesima volta. Chissà come sarà. Non mi spaventano tanto i lavori, quelli ci sono e vanno avanti, magari un po’ a rilento, ma vanno avanti. Sono preoccupato per tutte quelle questioni che rimangono aperte nei confronti dei ragazzi. si tratta comunque di comprendere come sono necessari spazi come questi. Non perché noi siamo bravi, ma perché è necessario per tanti di loro spazi che aiutano i passaggi della vita, spazi che aiutano a sentirsi utili. Non saranno spazi che aiuteranno i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro veramente formati, ma aiuteranno tutti loro a capire che possono fare qualcosa di buono nella vita. questo spazio che è la nostra cascina deve continuamente ritrovare un dato che è fondamentale nel suo percorso, sto parlando della misericordia. La misericordia non è un qualcosa che fa dimenticare gli errori, le mancanze, le fragilità. La misericordia non fa questa operazione, per cui nella misericordia tutte le fragilità vengono cancellate. La misericordia aiuta a ricordare tutto senza giudicare niente. Vuol dire che nella nostra casa dobbiamo sempre ritrovare quella giusta misura che ci permette di dire che questo è bene, questo non va bene, senza mai condannare nessuno. Ai ragazzi va detto quello che va e che non va, dobbiamo strutturarci per fare le cose bene, ma non dobbiamo scadere mai nel giudizio. Questa è la misericordia da ritrovare. Ogni tanto  la smarriamo per strada, per cui o diventiamo troppo buoni, oppure troppo rigidi. Non è la legge che fa maturare i nostri rapporti di amicizia, ma la misericordia. Non è la struttura che fa crescere, ma la struttura che ha il sapore della misericordia. Non è il buonismo che ci salva, ma la giusta carità. La misericordia non va a braccetto con i meriti, con la meritocrazia, ma con chi non merita, con chi è nel disagio, con chi soffre. Anche per questa ragione non la troviamo nel mondo dell’economia e delle grandi imprese, dove non è capita e, se capita, è combattuta perché sovversiva rispetto a tutte le leggi e le regole della giustizia dei mercati, che conoscono e praticano solo la logica meritocratica del “fratello maggiore”. La misericordia invece è imprudente, parziale, asimmetrica, squilibrata, di parte. Per questo il capitalismo non la può amare; ma se non ci fosse almeno un misericordioso in ogni organizzazione o comunità il loro terreno sarebbe troppo avvelenato dalle tossine che producono, e non vi crescerebbe alcun frutto buono. Ecco perché dico che qui da noi dobbiamo continuamente ritrovare la misericordia, perché noi siamo, sì un impresa, ma un impresa il cui capitale è destinato ai poveri.

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