ristrutturazione

di | 7 Ottobre 2021

Questa è la foto della cascina. Viene presa in gestione tanti anni fa. ed anche questo è un segno. non si è proprietari, ma amministratori. viene sistemata un po’ per volta, facendo i conti bene cercando di capire come va sistemata. È don Roberto con gli amici e i parenti che un po’ per volta sistema il tutto. Tutti insieme partecipano a questa opera e già questo fa famiglia, fa casa, fa fraternità. Non è una grande opera nel senso classico della parola, ma è una grande opera per chi la ristrutturata. Le grandi opere rischiano di non avere un anima, un cuore, questa grande opera che è stata la cascina dell’agro ha sempre avuto un cuore e un’anima. È stata costruita con tutti quei criteri di riciclo, di attenzione e di cura per lo spazio verde intorno. si cercava di limitare l’uso del cemento armato. Era una grande opera non perché faraonica e frutto di grandi progetti, ma perché frutto di amicizia e di fraternità. Era lì vicina alla strada trafficata, ma appena, appena nascosta da rimanere in disparte quel tanto che basta per fare in modo che la vita di tutti quelli che ci abitavano procedeva serena. un bel grazie se lo meritano tutti gli artefici di quel piccolo capolavoro. Namas seguiva gli sviluppi dell’opera mettendoci la sua testa, le sue mani, il suo tempo. Questo è quanto ho sentito dagli artefici della casa, questo è quanto mi ha raccontato don Roberto, questo è quanto ho gustato io in quella casa. Il namas creatore del mondo dopo un grande diluvio decide di ristrutturare il mondo. Si fa aiutare da un certo Noè. Il creato si era disfatto sotto la più grande alluvione del mondo. Dio ricostruisce il mondo, non lo fa migliore, ma lo fa grazie ad un uomo che costruisce una barca, una scialuppa di salvataggio. Questa ricostruzione avviene grazie alla coppia, alla fraternità, ad un arcobaleno nel cielo. La fraternità genera un mondo nuovo, genera la nuova cascina, genera la vita nuova per chi abita il mondo e la cascina dell’agro. Noè vede il mondo malato e fa un atto di fede enorme nel Dio che ristruttura il mondo, fa un atto di fede enorme nella fraternità umana e riparte la vita. Domani inizia la ristrutturazione di una parte della nostra casa di Rosciano. È una sfida… non voglio una grande opera ma un’opera fraterna. Tutti ci daremo da fare. Anche la nostra casa sta in disparte, ma è abita da fratelli che si danno da fare. Ci prendete un po’ in giro per i nostri ritmi lavorativi ma noi siamo la grande opera che prende uno scarto e lo trasforma in pietra preziosa. Così è la nostra casa: sarà la nostra pietra preziosa.

Un pensiero su “ristrutturazione

  1. Bergamini Mara

    Ogni giorno- ognuno di noi- si deve ri-costruire.
    Perché nella fatica del quotidiano c’è sempre qualcosa che si deve fare e rifare di noi. Sapere che non siamo sol, sapere che possiamo essere ‘famiglia’ ci aiuta a trovare una forza e una gioia che a volte non penseremmo possibili. È così.

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