rimescolamento

di | 6 Agosto 2021

Riprendo tutte le parole e le rimescolo. Play, standby, rewind, forward. Le  rimescolo   perchè la vita non procede in questo modo. Non procede decidendo con un dito quale pulsante schiacciare di volta in volta. Un po’ avanti, poi mi fermo, poi indietro, poi riparto, il mondo non va avanti così e quando decidiamo di procedere in questo modo il mondo si autodistrugge. Il 6 agosto 1945 è  il giorno della bomba di Hiroshima., programmata da tempo, una lunga rincorsa per arrivare primi e primi ci arrivano gli americani. E il loro programma prevedeva avanti la bomba deve cadere. Mi è un po’ dispiaciuto che in Giappone alle Olimpiadi non si è fatto un minuto di silenzio per ricordare. Forse lo faranno prima della fine delle olimpiadi. Ma non è come in una nella playlist. Guardo il mio orto non va avanti così perché è tutto perfettamente programmato. Si procede per impegno., cura, improvvisazione, cambiamenti di programma.  È vero che è proprio nel rimescolamento delle carte che hai in mano che puoi vincere la partita. Ma la maggior parte delle volte non sono io che tengo in mano la partita. Il covid è un esempio di incapacità di dominare gli eventi, di un rimescolamento continuo delle carte, le chiamano varianti e ci fanno paura. Non c’è nessuno che nella vita schiaccia i tasti avanti, indietro, pausa e via dicendo, e quando proviamo a fare questa operazione ne esce una confusione. Noi progettiamo, ma l’imprevisto sta dietro l’angolo. Non me ne intendo di informatica, e infatti parlando con una persona ho fatto una figuraccia. Io ero rimasto all’idea che in informatica tutto doveva essere preciso, ordinato. Mi ricordo che il buon don Provera, professore del seminario quando ero al liceo metteva tutto in fila, li chiamava diagrammi di flusso. E io ero rimasto a quell’idea. Invece quel tipo con cui ho parlato, mi ha detto che tutto questo ordine è la preistoria dell’informatica. Oggi si tratta di cavalcare e governare il caos. Mi sembra di aver capito che i famosi tasti del vecchio lettore cd sono come diventati accessori secondari. Governare il caos, entrar dentro il caos e uscirne vincitore. Io mi accontenterei di entrar dentro il caos. Metto in fila due conclusioni senza conoscere bene le teorie che stanno sotto le mie banali osservazioni. Si entra e si governa il caos non in solitaria, ma mettendomi in  relazione con gli altri e con le cose. Ci si modifica insieme cercando un equilibrio dove tutti stanno bene. Insomma devo fidarmi dell’altro e allora insieme possiamo schiacciare i tasti della vita, insieme possiamo ricercare nuovi equilibri dentro il caos. Insieme agiremo per il futuro, ascoltandoci, progettando e costruendo insieme in un grande e continuo rimescolamento dei confini della vita, delle religioni, delle economie, delle narrazioni di ciascuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.