progetti

di | 17 Novembre 2021

L’adulto è colui che sa realizzare i propri progetti. Così si dice. Ma è proprio vero? Diciamolo in un altro modo, noi adulti spingiamo i nostri ragazzi a costruire e realizzare progetti, e non siamo contenti fino a quando non vediamo realizzati i nostri sogni che poi dovrebbero essere quelli dei nostri figli e non i nostri. Anche qui: non voglio fare il di più ma i nostri progetti che fine hanno fatto lì abbiamo realizzati tutti? E allora perché spingere i nostri ragazzi a fare quello che noi stessi non riusciamo a fare? Ci vuole attesa, pazienza per noi e per loro e con loro anche comprensione e chiarezza. Con noi adulti un po’ meno comprensione un po’ più di chiarezza. Scrivo questo perché noi adulti siamo presi dal sacro furore delle mille cose da fare, dei mille progetti; saltiamo di qua e di là e non riusciamo a volte a fissare lo sguardo su una cosa sola, o almeno su poche cose. Il problema è che quando consigliamo gli altri diciamo con grande disinvoltura che devono scegliere le cose essenziali e mentre lo diciamo stiamo già dicendo all’interessato che non ho molto tempo per ascoltarlo perchè mi aspettano a quell’incontro. adesso con il discorso delle riunioni in remoto riusciamo a farle anche in auto. io almeno fino a qui non sono mai arrivato. Chiedo almeno l’arte di tacere e se proprio dobbiamo dare un consiglio facciamolo con discrezione. Don Roberto poteva dire questa cosa perché lui era essenziale, sapeva che cosa poteva fare e dove poteva arrivare e ci stava dentro. Perché io no? Perché non ci riesco? Dove sta il difetto di fondo che mi impedisce di essere prudente, di essere essenziale? Lo dico per me: il fare tante cose, l’essere su tanti progetti mi fa sentire serio, adulto, maturo, capace di essere multitasking, perché così deve essere l’uomo moderno e realizzato. Io so di non essere multitasking sono solo unotasking, ma per essere al passo con i tempi faccio tutto. Fermati caro mio  e smetti di dichiarare agli altri di  realizzare progetti e sogni. Forse ci sarà la vita che ci insegnerà l’arte dell’essenziale e dei pochi progetti. Basta lei per capire dove andare.

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