progetti

di | 4 Febbraio 2023

Ciascuno ha i suoi progetti. Io sicuramente ne ho tanti per la testa. Anzi mi sto limitando ad uno solo. C’è chi progetta un ritorno a casa con grandi paure, c’è chi progetta un suo orto fatto a propria misura. C’è chi progetta la parrocchia e poi chi progetta la rivoluzione green. Ma sono progetti o altro? Provo a dire così: c’è pensa al ritorno a casa, chi pensa ad un suo orto, chi pensa ad una parrocchia attiva, chi pensa alla rivoluzione green, chi pensa alla pace. non mi piace parlare di progetti e di pensieri non mi soddisfa ancora. E allora proviamo con un’altra parola. C’è chi desidera tornare a casa, chi desidera un orto su misura, chi desidera il suo modello di parrocchia, chi desidera la rivoluzione green e che desidera la pace. Non mi piace ancora, nemmeno desiderio è la parola che cerco. È vero che il desiderio mette in moto tutto e che senza desideri non si va da nessuna parte, ma non mi prende ancora. Certo che voglio desiderare, certo che voglio progettare, certo che voglio pensare,ma è altro che ho per la testa. Mi guardo un po’ in giro:  vedo che c’è un ragazzo che sogna casa e ha un sacco di paure, è la sua storia, la sua narrazione. Vedo un giovane che cerca un pezzo di orto: è la sua storia, la sua narrazione. Vedo preti che provano a dare vita a comunità parrocchiali sono le loro storie, le loro narrazioni. Vedo giovani che cercano di inventarsi progetti sulla transizione verde sono le loro narrazioni, le loro storie. Vedo uomini e donne che cercano la pace e sono le loro narrazioni e le loro storie. Vedo, ascolto, narrazioni, storie. Questa forse è la parola giusta: storia, narrazione. È bello pensare che qualcuno crede ancora nelle storie di vita generose e le narra con la propria vita. E’ bello vedere che ci sono giovani che credono nella narrazione di una storia che da senso alla propria vita. Ed è altrettanto doloroso vedere che ce ne sono altri che fanno fatica a narrare storie di vite belle, che fanno fatica a credere nella bellezza della vita. Quando vedo queste storie dolorose e faticose non posso far altro che raccoglierle e accompagnarle e poi la sera prima di addormentarmi offrirle al padre dei cieli e padre di tutti gli uomini e di tutte le donne e di tutto il creato.  

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