profezia ingessata

di | 5 Gennaio 2022

Incontro due amici, fra poco partiranno per l’ennesima volta per le missioni. Si portano dietro l’intera famiglia con i due figli piccoli. Amano la chiesa, ma fanno fatica a starci dentro. Perché la trovano troppo ingessata dentro uno schema. È anche vero che ciascuno si costruisce i suoi schemi e da quelli fatica ad uscire. Succede così che i miei non sono mai schemi, ma verità, quegli degli altri sono schemi e mezze verità. Bisogna sempre stare molto attenti in queste categorie di schemi, di verità e  di rigidità o libertà. bisogna conservare la giusta dose di libertà interiore per non pensare che la mia è la verità. Comunque partendo da questa attenzione, anche io trovo che la chiesa è un po’ ingessata, e là dove la chiesa è ingessata non pò più nascere profezia e novità. Tutto rimane fermo nel gesso che la stessa chiesa si è come messa addosso. Il teologo Grillo, che non è il comico ma un grande teologo, afferma che ci sono come due questioni che hanno ingessato la nostra chiesa. Uno è il diritto canonico. Non sto dicendo che non serve il diritto canonico, anzi è necessario. Ma la forma e i contenuti dell’attuale diritto canonico impedisce un reale cammino di chiesa che incontra il mondo e vive di profonda fraternità. Il diritto canonico deve spingere verso la fraternità e non invece bloccare ogni cammino che guarda al futuro della chiesa in dialogo con il mondo e che diventa abile costruttrice di fraternità. Il secondo tema messo in evidenza da questo teologo è il tentativo di uscire dalla dogmaticità della verità cristiana. Siamo di fronte ad un esperienza, ad un evento, ad una narrazione che porta il nome di Gesù e non al dogma Gesù. Se non cambiano queste due questioni la chiesa rimane ingessata e perde la forza della profezia. Non basta lo sguardo sulla verità,  non basta lo sguardo sulle regole, non basta lo sguardo sulle tradizioni. Mi serve invece uno sguardo sull’oggi, sulla storia, sul mondo. La chiesa non è più profetica e va verso il suo declino quando si affeziona alla regola, alla verità, al dogma e non entra invece nei meccanismi della storia cercando di capirla e di viverla alla luce non di un dogma, di una verità e di una regola, ma alla luce della parola sacra. Dobbiamo togliere questo gesso alla chiesa e tornerà ad essere profetica, altrimenti rimarrà malinconica nostalgia di un tempo che non c’è più. So che ho semplificato tutto, ma so bene che in questa semplificazione è nascosta una buona fetta della verità della profezia.

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