profezia fragile

di | 6 Gennaio 2022

Mi alzo carico di buone intenzioni. È vero non dormo molto, ma la voglia di fare non manca mai. Mi preparo bene ad affrontare la mia giornata. Lo faccio con la mia solita meditazione, un po’ addormentata per la verità,  e poi la messa. Mi dico che questo basta per affrontare la giornata. Arrivo a Rosciano e trovo già la stufa pulita e accesa. bello mi dico. Come al solito il gatto faraone mi saluta e cerca il suo cibo, poi visto che piove si caccia su una poltrona e dorme fino a mezzogiorno.  Penso di essere pronto a tutto. La mia profezia è la mia forza. Succede sempre così. La mia profezia è la programmazione; se faccio bene tutte queste cose tutto funziona al meglio. Se ragiono trovo la risposta a tutto. Se so stare pronto non può mancare niente alla mia giornata. A volte intendo così la mia profezia. Anzi ogni mattina la penso in questo modo. Ho assolto il mio impegno di preghiere, ho pensato a come gestire la mia giornata e poi che cosa mi può capitare? Sono tornato anche ad essere ancor più prudente con le misure anti covid perché ho un po’ di paura. Fino alle 9 del mattino penso di avere  tutto controllo. Ma dal momento in cui mi sono cambiato e sono pronto per il lavoro arriva come una raffica di notizie, di telefonate che cambiano la prospettiva del giorno. Nel giro di poco tempo, penso un paio di ore al massimo tutto è cambiato. E non sono solo notizie che cambiano il programma del giorno, che mi devo reinventare di sana pianta e che sono sicuro che arriverò a sera che cambierò ancora dieci volte. Sono notizie che rattristano il cuore, che richiedono tempo di ascolto. Un marito, una mamma, una giovane e via dicendo. Dove sta tutta la mia profezia? Sta proprio e solo in questo star dentro nelle fragilità del mondo, consegnando al mondo anche le mie fragilità. La profezia della chiesa non è la risposta a tutto, ma la condivisione delle fragilità umane. E si condivide in silenzio, con un senso di impotenza e di incapacità di risposte buone. Posso solo dire: ci sono. Non mi sento orgoglioso per la mia forza, ma perché nella mia fragilità sto imparando ad essere dentro le fragilità del mondo, che mi circonda. La giornata è questo: bianco e nero, fragile e forza, bene e male, yin e yang, notte e giorno. La profezia è la capacità non di voler a tutti i costi cambiare la notte in giorno, il male in bene, ma di attraversare il male e portare li dentro nella notte una fiammella di speranza. Profezia della fragilità e non della forza. Il mio gatto faraone capisce la mia fatica e viene a farsi coccolare e io lo coccolo volentieri per un attimo. Arrivo a sera ripenso alla giornata e mi dico adesso dormo e domani riprendo il mio cammino. Anzi meglio dire, dormo affidando  al Signore la mia storia e le storie di chi ho incontrato oggi. La profezia la mattina è forza, durante la giornata è fragilità, la sera è affidamento.

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