preghiera del piccolo

di | 8 Luglio 2021

Qualcuno dice che il nostro orto è grande e che richiede tanto tempo e forse ha ragione. Qualcuno dice che dobbiamo mettere anche gli animali. Qualcuno dice che è piccolo e non rende. Chi passa lascia il suo commento. e i commenti sono del tipo: È bello questo orto, manca di acqua, i pomodori non si legano così… ognuno la sua parola. Sono contento quando dicono qualcosa del nostro orto. So che tanti ci danno indicazioni preziose, so che altri commentano sorridendo. So che qualcuno ci critica. Lascio fare. Va bene così. Mi hanno insegnato che l’orto ha tanti maestri, come del resto la vita. Ciascuno dice la sua. Mi hanno anche insegnato che alla fine nell’orto ci vuole uno che dirige, come del resto nella vita. Ma per dirigere bisogna essere umili, piccoli. Cosa voglio dire? Che il vero dirigente è colui che sa valorizzare, sa ascoltare, ma sa anche prendere decisioni e sa assumersi la responsabilità di quanto decide. Penso che il nostro orto è piccolo, un po’ malandato e un po’ bello, ma sento che posso fare l’elogio della piccolezza, dell’umiltà. È un’orto umile il nostro. E ci piace così. Tutti si muovono dentro quello spazio in silenzio, tranquilli ( a volte fin troppo), ma tutti partecipano di quel silenzio, di quella vita che sta dentro quello spazio di terra. Qui non facciamo l’elogio del rumore, della movida, del movimento portato all’estremo. Qui ogni giorno facciamo l’elogio della lentezza della vita. E per molti, per tanti, la lentezza non è la qualità che permette la produzione. Qui non celebriamo grandi eventi, non ci sono ritualità solenni, qui ci sono spazi di vita, di raccoglimento. Qui ci sono in questi giorni passaggi di bambini e ragazzi dei cre, che provano a zappare la terra e che dopo 3 colpi di zappa si arrendono. Noi siamo la provocazione del pianissimo e del piccolo. Ti prego orto dacci forza per lavorare e donaci la necessaria umiltà per rimanere piccoli. Nel nostro essere piccoli ci sentiamo parte del creato, incrociamo la bellezza, la fatica e il dolore umano. Qui incrociamo un piccolo mondo. Grazie piccolo orto elogio dell’umiltà e della piccolezza. Io sono un po’ stanco dell’enfasi del grande, del ragazzo prodigio, della nazionale che salva l’Italia. Sono un po’ stanco dei fiumi di parole. Lo ammetto, amo il mio piccolo orto e tutto il mondo di umani e di vita che li dentro passa ogni giorno. Piccolo orto continua ad essere una lezione di umiltà e di elogio del piccolo.

2 pensieri su “preghiera del piccolo

  1. Carlo

    MOLTO BELLO. Solo quando cresci, diventi adulto e magari anche maturo , riesci a capire che il tuo orticello è quello che conta veramente. Lo puoi coltivare in qualsiasi modo , le critiche diranno ” male ” , ma li c’è tutta la tua personalità , il tuo mondo.

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  2. Miriam

    L’orto ela metafora della vita quotidiana…ci sono le fatiche del chinarsi per seminare…curare…pulire… e le soddisfazioni del raccogliere …le paure per i momenti di crisi: siccità , grandine e parassiti.. ci sono le speranze quando vedi spuntare le piantine e i loro fiori segno di abbondanza per il raccolto. Così è per la vita nostra.
    Imparare a fare l’orto è imparare a vivere. Apprezzando e rispettando madre Natura e tutti gli esseri viventi.

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