pregare con la quercia

di | 30 Giugno 2021

Con i ragazzi del cre di Longuelo mi soffermo a spiegare la storia del Santuario di Rosciano. Poi mostro la grande quercia che sta all’ingresso del santuario. I ragazzi hanno il naso all’insù e guardano la cima della robusta quercia. sono cuorisi i ragazzi. dobbiamo aiutarli nelle loro cuorisità raccontando storie belle. I rami si aprono, si protendono come lunghe mani che abbracciano tutto e tutti. Li accanto c’è la Statua di Maria che, senza protendere le mani, abbraccia tutti con il suo sguardo. Dicono che la quercia è perfetta, forte, robusta, un po’ come la regina delle piante. Meglio ancora si dice che è salda, perché possiede radici molto grandi. Forse ci indica una saldezza di vita che noi umani non conosciamo. Ma più guardo la quercia più i miei pensieri si allontanano da questa idea di fortezze. Per carità, ci sta anche questo, chi lo può negare di fronte alla forza di questa pianta. Sembra una fortezza inespugnabile. Finito il cre ritorno a guardare la quercia. Ce ne sono altre li intorno, ma non mi prendono così tanto come quella quercia che sta lì all’ingresso del santuario. Sento che mi allontano sempre di più da questa idea di fortezza inespugnabile e lentamente ne emerge un’altra. Cara quercia che ci fai con tutta la tua forza, la tua maestosità, la tua regalità? Che cosa ne vuoi fare di tutta quanta la bellezza che possiedi? Mi colpiscono sempre di più quei rami che si allungano come mani. Cara quercia hai dei rami -mani che sono forti. Che ne vuoi fare di queste mani così forti? Come in un attimo di sospensione della ragione, mi passa per la testa una preghiera del breviario di bose: fa che io possa entrare nell’esteso spazio della Tua misericordia. Quei rami – mani della quercia sono le mani spalancate che raccolgono attorno a sé e dentro di sé tutta l’umanità tormentata e sofferente. Devono essere mani e braccia robuste per non cedere in questo eterno abbraccio, come sono robusti i rami della quercia. Cara quercia non smettere mai di aprire le tua braccia, i tuoi rami; spalancali con tutta la tua forza perché possano abbracciare tutto il creato. Cara quercia donami braccia spalancate e forti per accogliere tutta l’umanità, donami di contemplare la croce di Gesù che ha come due braccia spalancate nel desiderio di abbracciare tutta l’umanità e concedimi di dichiarare: veramente quell’uomo era figlio di Dio, non per la sua potenza, la sua maestosità, la sua forza, ma per l’ estesa misericordia che si allarga su tutto il mondo. l’uomo della croce è l’uomo dalle braccia spalancate su tutto il mondo. Grazie quercia dai rami spalancati su tutta l’umanità come l’uomo della croce.

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