pregare con il nocciolo

di | 1 Luglio 2021

I ragazzi della coop sistemano una pianta di nocciolo, i ragazzi del cre nel bosco raccolgono dei rami per farne degli acchiappa sogni e tra i rami raccolti ne vedo alcuni che sono di nocciolo. I miei ragazzi oggi non tutti hanno gran voglia di fare, e qualcuno si lascia anche prendere dalle emozioni e si infuria. anche io per certi versi mi infurio. Giro su e giù tra santuario e casa e camminando sulla strada intravedo ancora un bel nocciolo che ha già delle nocciole che devono maturare. Mi sembra di capire per quanto ne so che è una pianta che è piccola e poi stare in piccoli spazi, oppure può diventare grande e quindi ha bisogno di spazio. Pianta che sta un po’ dappertutto e che ci sta anche in genere bene. Ma sono quelle nocciole che stanno maturando che attirano il mio sguardo. Il nocciolo fiorisce presto, ha delle belle foglie e se la stagione va bene tante nocciole. È un albero semplice, ma che sa crescere nel modo giusto. Lo guardo e penso a tutti i discorsi su autonomia, libertà, responsabilità, maturità; mi sembra che tra quel nocciolo semplice e maturo e la nostra vita complessa e a volte immatura ci sia come un abisso. Eppure è lo scopo di ogni progetto educativo: portare alla maturità, all’autonomia. È lo scopo di ogni crescita umana. Ma è anche lo scopo della civiltà umana: arrivare alla sua piena maturità. Almeno così crediamo che questo debba essere lo scopo vero di ogni vita umana: la sua piena maturità. Guardo i noccioli che ci sono qui intorno a Rosciano. Ce ne sono di piccoli e di grandi, con foglie grandi e con foglie piccole, con tante nocciole e con poche nocciole. E allora mi chiedo quale  è la giusta misura della maturità di un nocciolo, è semplicemente quella che vedo. Quale è la giusta maturità di ciascuno di noi? Sinceramente dopo giornate come quelle di ieri, non so dire quale è la giusta misura. Ti chiedo caro nocciolo: aiutami a spogliarmi di tutte quelle categorie che mi sono cacciato in testa e che mi dovrebbero dare la giusta misura della maturità. Ti chiedo caro nocciolo di donarmi la grazie di vedere la persona che ho davanti e di guardarla con benevolenza, anche se so che non corrisponde all’idea di maturità che ho in testa. Come voglio bene al grande nocciolo e al piccolo nocciolo, insegnami a volere bene al grande e al piccolo. E quando perderò ancora la pazienza, perché la perderò ancora, donami la capacità di riprende il cammino che porta alla mia maturità senza pensare immediatamente a quella degli altri. Che sia grande o piccolo il nocciolo è sempre bello, forse non è maturo, ma sempre bello.

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