perso o perduto

di | 23 Maggio 2021

Parliamo senza nessuna pretesa di grandi discorsi seri e impegnati. Si parla di perso e di perduto. Ma oggi è anche Pentecoste e non mi sembra il caso di aprire dibattiti sul perso e perduto. Si, io sono un po’ perso, forse perduto no. Ma dove sta la differenza? Volevo parlare della pentecoste nel senso più classico della parola e del suo significato e ne sta venendo fuori una questione di perso e perduto. vediamo cosa succede. Dove sta la differenza? Io sono perso nel senso che ogni tanto cerco di rimettere insieme tutti i miei pensieri che si sono come smarriti. Ma che fatica e soprattutto non sempre ci riesco. Rimango un po’ perso. Non è che vago, ma faccio fatica a mantenere un orientamento chiaro, deciso. Perduto invece mi da l’idea di un qualcosa che è andato perso, smarrito, un qualcosa che non trovo più. io non mi sento perduto, non ho smarrito niente, conosco il mio mondo di valori, di scelte e queste non lo ho perse per la strada, ci sono tutte. C’è Dio, c’è la scelta dei poveri, c’è l’amicizia, ci sono desideri e i sogni. Questo bagaglio non mi manca. Non vado in crisi su queste questioni, sono solide in me. Allora non sono perduto, non ho smarrito niente. Sono perso nel senso che non sempre riesco a vedere con chiarezza questo bagaglio così radicato in me. Sono perso perché sono come quelle vecchie macchine fotografiche che dovevi mettere a fuoco a mano e non sempre quell’operazione riusciva bene e allora quando andavi a ritirare le foto dal fotografo le trovavi sfuocate. A proposito, ai tempi avevo una yashica 2000 super, stavo attento a fare le foto, sceglievo solo quei soggetti che mi sembravano belli. Oggi con gli smartphone si fotografa tutto e forse senza passione, e non devi nemmeno mettere a fuoco, fa tutto lo smartphone. Io sono come la mia vecchia macchina fotografica, perso perché devo mettere a fuoco la mia vita ogni giorno in modalità manuale, non c’è nessun automatismo che mi salva dalle immagini sfuocate, dalle giornate perse, non vuote. Lo Spirito di Dio dice che ci farà conoscere la verità tutta intera. Lo immagino un po’ così: come colui che può mettere a fuoco la mia vita, per non lasciarla persa e smarrita. Certo che conoscere la verità della propria vita, avere la chiarezza di chi siamo non so se mi soddisfa pienamente. Meglio rimanere un po’ sfuocato, un po’ perso. O forse vale davvero la pena lanciarsi pienamente in quell’avventura che grazie all’aiuto dello Spirito può fare verità sulla mia vita, può farmi meno perso e più adulto? visto che sono perso e non ho ancora messo a fuoco tutto, mi prendo ancora del tempo per mettere a fuoco.

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