Promesse e patt,i così si conclude la mia serata con un gruppo di giovani. Patti con se stessi, con gli altri, con il mondo. Patti per vivere e per sopravvivere. Patti da mantenere, promesse da maneggiare con cura. Quante volte ho fatto patti e promesse e non le ho mantenute. E quanto dolore ho provocato a causa di queste promesse non mantenute. Ma quante promesse mi sono state fatte e non sono state mantenute e quanto dolore mi sono sentito addosso. Devo osare le promesse o devo stare attento a fare promesse. La logica mi dice che è meglio stare attenti, essere prudente, prima di lanciare promesse, anche con la propria vita. ma questa è la logica. È il grillo parlante nel pinocchio di Collodi che dice: «Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che ti promettono di farti ricco dal mattino alla sera. Per il solito, o sono matti o sono imbroglioni». Non condivido il pensiero, ma queste parole mi permettono di andare oltre il semplice promette, tradire, stare attenti a fare promesse. Il promettere, il fare patti non è questione di fiducia, ma di speranza. Lo sappiamo tutti: se sei ritenuto necessario per un favore o per la carriera di un altro, sei sempre da lui adulato o, comunque, tenuto in considerazione e rispetto. Una volta raggiunto lo scopo, l’altro ti ringrazia e tutto finisce lì. Impariamo, allora, la riconoscenza pura e sincera. Ma anche evitiamo, se è in nostro potere fare un favore, di giocare con le promesse e di far sperare inutilmente a lungo. Serve una sincerità di fondo, ma anche una speranza di fondo. E la speranza è legata alle promesse, ai patti. Mio figlio mi ha promesso che……. speriamo che sia davvero così. Ma è la speranza che si rinnova nelle promesse, anche quelle poi non mantenute, che permette alla vita di andare in avanti. Ascolto quei giovani che fanno patti con se stessi e con gli altri e semplicemente ci credo, ci spero che proveranno a mantenerle tali promesse. Conosco il genere giovane, meglio ancora il genere adolescente e so quanto si lancia in promesse e poi torna indietro. conosco il genere adulti e funziona più o meno così. Quindi non prendiamocela con gli adolescenti. Che cosa fare allora? Credere alle promesse, sperare nelle promesse. E poi quando le promesse sono deluse aiutare l’altro a ricominciare. È un gioco infinito così. Anche se a volte la delusione prende il sopravvento. In generale credo con speranza alle promesse che vengono fatte. Credo davvero che valga la pena di osare promesse.
Vale la pena osare promesse che profumino di piccole fedeltà al quotidiano, che sappiano mantenere viva la speranza in noi ed ancor più negli altri. Spero in un mondo che sappia alle volte andare controcorrente, dire qualcosa di diverso…spero e prometto e lo faccio partendo da me stessa, senza fare grandi cose “ma piccole cose fatte con amore”. Questo sì credo che ogni uomo possa farlo, lasciandosi ispirare e guidare dalla Parola, dallo Spirito e da tutto ciò che ci induce e chiama al Bene, che è sempre oltre noi e più grande di noi, di quello che crediamo di poter fare. Ci vuole fiducia? Credo di sì e che, come nel mio lavoro, debba essere alla base di ogni relazione, da coltivare e mai perdere di vista. Grazie per la riflessione