oltre l’intelligenza

di | 26 Giugno 2021

Sto leggendo un bellissimo libro: Apeirogon di  Colum McCann, non sto a raccontarne la trama ma vi garantisco che va letto. Ad un certo punto trovo scritto questo pensiero, tratto dal poeta iraniano Rumi, anche questo un poeta che andrebbe letto e conosciuto; il pensiero che mi ha colpito è stato questo:  “ieri ero intelligente e volevo cambiare il mondo, oggi sono saggio e voglio cambiare me stesso”. Ieri ero intelligente e penso di vantarmi abbastanza di esserlo ancora. Il problema è che se sono intelligente rischio di non essere saggio. Il problema è che se sono intelligente voglio cambiare il mondo e gli altri e non me stesso. oggi c’è anche l’intelligenza artificiale e questa è meno saggia ancora della mia effimera intelligenza. quindi è meglio che incominci a darmi da fare per diventare saggio e di conseguenza non più a cambiare il mondo ma me stesso. Quando mi ritengo intelligente penso di sapere quasi tutto. Tutto sarebbe troppo. Come conseguenza di questa intelligenza che sa quasi tutto penso di poter insegnare tanto a tutti. Inoltre chiedo sempre agli altri di cambiare, di migliorare. Non è che non lo dico a me stesso, lo dico anche a me stesso, ma so bene che non cambio e allora se non cambio io per primo il dire agli altri di cambiare non va bene. Con gli altri chiedo grandi cambiamenti con me stesso, mi adagio facilmente. Con gli altri sono poco indulgente, con me stesso mi autogiustifico facilmente. Con me stesso esercito misericordia, con me gli altri chiedo perfezione. La saggezza, è vero, mi porta a dire che ci provo a cambiare, che voglio fare dei passi; ma la saggezza mi aiuta anche a prendere atto del mio limite, della mia imperfezione. Come conseguenza ben conoscendo il mio limite, conosco il limite anche degli altri e come sono benevolo e vero con me stesso, imparo ad esserlo anche con gli atri. La parola cambiamento posso intenderla come miglioramento di me stesso: imparo ad avere maggiori consapevolezze, trovo significati in quello che faccio e vivo con più umiltà. Solo lavorando e migliorando me stesso, potrò contribuire a un cambiamento nel mondo. Cercherò di imparare ad essere saggio e dimenticherò la mia intelligenza.

Un pensiero su “oltre l’intelligenza

  1. Tiziana

    Ogni volta che si parla di saggezza il pensiero va a don Roberto. Uomo saggio!!
    Grazie.

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