C’è un salmo che dice: il mio aiuto viene da Dio e poi aggiunge: non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d’Israele. Il Signore è il tuo custode. È proprio vero il Signore è il mio custode e in una giornata come quella di oggi non posso fare altro che riconoscere che il Signore è il mio custode. Ma insieme a quel custode che è il Signore ci sono mille angeli custodi che accudiscono questa casa che è la nostra coop e custodiscono i nostri ragazzi. E non si addormentano questi custodi. Non avremo visibilità, non avremo riconoscimenti, ma sono certo che il Signore insieme con tanti amici sono proprio i custodi di questi ragazzi. In genere noi li definiamo così: o li mettiamo nella categoria dei bravi o li mettiamo nella categoria dei meno bravi per non dire dei cattivi. Qui da noi non funziona così. Non ci sono i bravi e i meno bravi, ci sono persone, punto e basta. E tanti angeli custodi che li accudiscono. E Dio che viene in aiuto. Dio che non lascia vacillare il mio piede, anche quando come oggi sono tentato di vacillare, di mollare tutto. Ci sono i ragazzi di serie a che oggi pieni di soldi vanno a giocherellare in Arabia, compreso il loro allenatore e questi sono ammirati. E poi ci sono quelli di serie b che stanno semplicemente in un orto. E poi ci sono quelli di serie c che non sappiamo dove collocare, e che vorremmo rimandare a casa. Sono gli scarti, gli emarginati, quelli che secondo l’opinione corrente sono incapaci. Qui il centro invece è tutto al contrario. Qui il centro non è chi sta in serie a, ed è elogiato per la sua bravura. Qui il centro è chi è in serie b, c, d e via dicendo. E così dovrebbe essere la chiesa. al suo centro devono stare questi ragazzi, questi uomini e donne di serie b,c,d. Agli occhi di Dio ciò che vale di meno vale molto di più, perché l’ultimo degli uomini è suo Figlio che si è fatto ultimo di tutti. Per questo la nostra attenzione è all’ultimo, allo smarrito, al peccatore. E il centro della nostra cura è proprio lo smarrito, cioè il contrario di quello che normalmente si fa. E meno male che il Signore è custode che non lascia vacillare il mio piede. Confido in Lui e negli amici.
Chiedere aiuto a volte rimane l’unica cosa da fare, a Dio, agli angeli, ai nostri morti, (a volte ai nostri mostri) perché non c’è orizzonte…
Se non quando si incontrano persone come te che ci credono, ci accolgono nonostante tutto, ci indirizzano, ci prendono per mano,… nonostante noi, nonostante i nostri peccati e sbagli, nonostante le nostre paure e mostri, senza timore di perdersi, sporcarsi, amare, …non é facile stare con gli ultimi si può cadere con loro o essere fortunati e farli rinascere. E ti auguro di essere fortunato, il più delle volte, e di crederci sempre in te e nella tua missione…io credo in te perché quello che fai é Parola di Dio, aiutare l’ultimo, avere misericordia e vedere speranza nel piccolo…per un futuro migliore