Non ho molto tempo per girare nell’orto in questi giorni. Ci sono tante altre cose da fare. Un po’ mi manca il giro quotidiano. E poi oltre al tempo nuvoloso ieri è arrivata anche un po’ di nebbia. Non ci vedevo molto, non andavo oltre il vialetto di casa. È durato un istante, ma per un attimo ho pensato che era arrivato l’inverno. Poi tutto è tornato normale. Quella nebbia è assopimento, è letargo, è voglia di stare tranquillo. È incapacità di un pensiero critico sulla vita e sul mondo. Ci assopiamo, non abbiamo voglia di grandi ragionamenti e poi scegliamo così come viene. Viene un giovane e parliamo di tante cose interessanti. Soprattutto di ambiente. Da venerdì è black Friday. Possiamo pensare di boicottarlo, di non comprare nessun bacchetto, men che meno fare arrivare via corriere i pacchetti? Nebbia o spirito critico? Non voglio stare su questo tipo di ragionamento, rischio di cadere nel giudizio. Sposto il problema su un altro versante. Sconto, guadagno o spreco e inquinamento? Ho letto che se è vero che per una persona c’è il vantaggio dello sconto e quindi uno si fa i conti in tasca e dice ci guadagno se faccio arrivare il pacchetto, dall’altra lo scarto che lascio in giro e lo spreco che produco è cifra ben più alta dello sconto ottenuto. Si tratta di una cifra e un costo enorme sia per il singolo che per la comunità intera. Eccole le cifre dello spreco. In quel giorno si produce la più grande quantità di rifiuti di tutto l’anno. I furgoni delle consegne, lo scarto dell’imballaggio, la produzione di tutto quello che verrà venduto genereranno una enorme quotità di co2, alla faccia della cop 26 di Glasgow appena terminata. Spirito critico. Mi sedio vicino alla mia scrivania, fuori vedo la nebbia e mi dico quasi quasi una lista di cose da prendere per me e la coop la faccio anche io. Così risparmio un po’ . ed invece il foglio rimane bianco. Non prenderò niente in occasione del black Friday. Esco ancora di casa vedo la nebbia mi dico che ci sta nel paesaggio ma non deve starci nella mia testa