mite e piccolo

di | 31 Agosto 2021

Riunione di inizio attività dopo le ferie. Preparo tutto per bene e poi mi guardo in giro: siamo così in pochi che in una piccola stanza ci stiamo tutti anche con le distanze. E allora ripiego su una cosa più semplice. Mi sono sempre detto che la dimensione del piccolo a noi va bene. Poi durante la giornata per diversi fatti che non sto a descrivere, capisco che il piccolo sarà sempre come mangiato dal grande. Non ci sono storie. Soprattutto a livello economico. Ed io mi ostino a credere che il piccolo è la cosa migliore. Non ci vuole solo mitezza ci vuole tanto coraggio. Ed io non so se ne ho così tanto di coraggio da sostenere tutto. Gli amici mi aiutano ed io ne sono grato, ma io che non sono mite, sento il peso di questa piccola cosa, che come una barchetta, rischia ogni giorno di andare a gambe per aria. Avete presente gli areoplanini di carta che ogni tanto da ragazzi facevamo quasi fossero dei perfetti origami? io a scuola ne preparavo una fila di diverse dimensioni poi le mettevo sul banco, aspettavano l’intervallo e poi iniziavo i lanci. non vi dico come andava a finire con la maestra. In realtà erano fogli di carta di quaderno possibilmente usata o fogli di giornale. Si facevano questi precari areoplani, si sistemavano gli alettoni per sperare in un bel volo, si soffiava sulla punta dell’areo quasi a dare tutta la forza necessaria e poi si lanciavano per un improbabile volo. Si esultava se volavano planando, si riprovava se cadevano di punta in picchiata, magari aggiustando i famosi alettoni che poi non erano alettoni. Improbabili voli di improbabili aerei. Se ci penso erano di una mitezza quegli aeri che sopportavano tutte le nostre modifiche. La nostra cooperativa è un po’ così: mite realtà che fa dei piccoli voli e che rischia di cadere ogni giorno per terra. A confronto di certi c 130 che sono aeri che hanno del mostruoso,. noi non possiamo caricare troppo peso sul nostro aero di carta. Il rischio è che la nostra cooperativa si schianti subito. Mi vengono in mente quegli aerei che nella loro pancia hanno caricato migliaia di persone in fuga dall’Afghanistan. Noi siamo lì, piccoli e miti. Vorrei accogliere una donna o un bambino o un anziano afghano, ma dove lo mettiamo… non ho una casa che ospita, sono ospite anche io. A volte vorrei urlare la mia rabbia per tutto questo. Mi hanno detto che devo sfogarmi, tirar fuori tutto…. E poi quando ho fatto tutto questo? Rimaniamo piccoli. Caro il mio buon Dio mantieni piccolo e senza niente così capisco meglio la fatica del popolo afghano, fammi diventare mite e non violento di fronte ai forti, ma mai arrendevole di fronte all’ingiustizia e alla sofferenza. Troveremo un modo per stare vicino ad un afghano la provvidenza ci aiuterà e ci farà trovare l’occasione, il modo, il kairos, l’attimo giusto. Ma fammi rimanere mite e piccolo

Un pensiero su “mite e piccolo

  1. sr Alida

    Caro don chiedo al Signore con te di diventare piccola e mite.. Sono atteggiamenti importanti per vivere bene e far vivere bene. Grazie per queste riflessioni

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