mi fido

di | 14 Giugno 2025

Mi pare di capire che nel gesto di ospitalità e di accoglienza fatto da Abramo non c’era la volontà di una contropartita. Sappiamo bene come Abramo e Sara  non potevano avere figli. Quindi il ragionamento di Abramo poteva essere più o meno così: “io mi impegno ad essere accogliente e ospitale, tu, Dio in cambio di tutto questo, mi offri e mi regali un figlio, perché così funziona la legge retributiva” in realtà Abramo non si muove per questa strada. Lui che era stato uomo di cammino nel deserto, aveva capito che la regola della vita era un’altra. Ecco ancora Abramo con le sue parole: “la regola che avevo imparato in quegli anni di cammino era la fiducia. Mi fido del Dio unico che parla al mio cuore, mi affido a lui per il mio cammino, per le mie scelte. è come un azzardo. Quello che mi ha spinto via dalla mia terra, quello che mi ha fatto camminare nel deserto, quello che mi ha permesso di accogliere e ospitare. E questo azzardo si chiama affidamento. Nessuna pretesa di risarcimento e di ricompensa per tutto questo. solo un atto di fede.” “non per questo sei chiamato dalle tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo  e islam, padre della fede, padre di tutti i credenti che si affidano al Dio unico e non agli idoli.” È vero sono chiamato così, ma poi tutto è stato un poco stravolto, tutto è inglobato nella categoria della retribuzione.” È vero, quanto abbiamo bisogno oggi di riscoprire padri nella fede, che non si affidano al Dio guerra, ma al Dio padre di misericordia. Abbiamo un poco perso l’orizzonte della fede di Abramo e forse dobbiamo in qualche modo riscoprirla.

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