mercoledì 8 maggio

di | 7 Maggio 2019

Salmo 45 –  Titolo PRIMO CANTO DI SION

Il caos è ancora e sempre reale,- e sempre più si scatenano guerre per la terra intera. Eppure egli sarà sempre l’Emmanuele, anche se ora non ha più una città, ma l’ultimo di tutti gli uomini sarà il suo vero santuario,- e il cuore del fedele è la sua barca ove egli riposa, pure nell’infuriare delle bufere.

1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Per voci di soprano. Canto.

2 Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.

3 Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

4 Fremano, si gonfino le sue acque,
si scuotano i monti per i suoi flutti.

5 Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.

6 Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

7 Fremettero le genti, vacillarono i regni;
egli tuonò: si sgretolò la terra.

8 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.

9 Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

10 Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà nel fuoco gli scudi.

11 Fermatevi! Sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.

12 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.

Commento

Il Salmo 46 è il primo dei cosiddetti «canti di Sion» dispersi nel Salterio. Cioè è uno di quei salmi che fa l’elogio di Sion, di Gerusalemme. Uno scrittore scriveva: «E tra i capolavori del Salterio, una sinfonia di suoni nello stile più raffinato della lingua ebraica, opera di un cantore e di un poeta di grande intensità». Il ritornello musicale e teologico contiene la chiave d’interpretazione del mistero di Gerusalemme: il «Dio-con-noi», l’Emmanuele, è là, nel suo grembo. Il salmo  si sviluppa attorno ad un simbolo cosmico. Da un lato c’è Sion, simile ad un’oasi percorsa da correnti d’acqua viva, simile ad un grembo fecondo in cui c’è vita e nutrimento. Fuori di essa, invece, si scatena il caos: le acque oceaniche tentano di sgretolare i monti, i popoli si affrontano in battaglie sanguinose. Sion è, quindi, la pietra angolare dell’armonia cosmica e della pace perché in essa si rivela Dio, il Creatore e il Salvatore. La sua voce si leva solenne: Fermate, cessate, spezzate gli archi, infrangete le lance, degli scudi fate un braciere…! non per niente Gerusalemme significa città della pace sognata.

Preghiamo

Preghiamo per la città di Gerusalemme

4 pensieri su “mercoledì 8 maggio

  1. sr rita

    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare.
    La fede ci dice che Dio è con noi. Ma chi si trova nel terremoto, nell’alluvione, nella guerra…come può credere a questa presenza che no cambia la realtà terribile in cui vive?
    Un domanda che si perde… speriamo, nel cuore stesso di Dio.

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  2. Elena

    A volte, come tutti, credo, invoco la così grande potenza di Dio su ogni dolore, su ogni male, su ogni guerra. E credo che ci sarà un tempo, anche se io non lo vedrò su questa terra, in questa vita…Però prego perché venga il Tuo regno, Signore e porti la pace che tutti desideriamo, specialmente i più disparati e i più poveri e fragili.

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  3. sr Alida

    Dio è per noi rifugio e forza ….Chiedo questa fede per noi e per chi si trova in situazioni di vita ,precarie o senza via d’uscita ,perchè ogni grido di dolore ,venga accolto e per la città di Gerusalemme ..

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  4. Luca

    Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

    Ma quanto è difficile superare la notte per arrivare all’alba…

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