mercoledì 6 ottobre

di | 5 Ottobre 2021

Lc. 19,35-40

35 Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. 36 Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. 37 Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
38 «Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
39 Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». 40 Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

Commento

Abbiamo visto ieri la prima parte del racconto dell’entrata di Gesù in Gerusalemme. Oggi vediamo la seconda parte. Gesù entra in Gerusalemme e sappiamo che quello è il suo trono, anzi il suo trono è la croce. La gente lo acclama re, riconosce che in Gesù c’è qualcosa di messianico, di grande e lo acclama stendendo il mantello sul suo cammino e lodando il signore per l’entrata di Gesù nella città santa. L’inno che viene cantato è un salmo che si cantava per lodare Dio per l’ingresso nella terra promessa. Tutta la gente che canta per l’ingresso di Gesù nella città santa diventa discepolo del Signore e tutti cantano questa lode per l’ingresso di Gesù nella terra promessa che per Lui è il monte calvario. Ma l’inno di lode ricorda anche un altro particolare: quel canto che dice Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!, ricorda il canto degli angeli la notte di natale. I discepoli sono  i nuovi angeli che annunciano la pace e Gesù entrando in Gerusalemme e abbracciando la croce rinasce a nuova vita, è il suo nuovo Natale di pace.

Preghiamo

Preghiamo per chi è malato.

2 pensieri su “mercoledì 6 ottobre

  1. Elena

    Che cosa spinge tutti questi uomini e donne a riconoscere in Gesù il Messia? Che cosa oggi spinge me, noi, a riconoscere in Gesù il Messia, il Salvatore Figlio di Dio? Noi abbiamo 2000 anni di vantaggio sui contemporanei di Gesù, ma non lo abbiamo visto, ascoltato, incontrato di persona per “sentire” che era Lui l’atteso. Abbiamo una storia della Chiesa che tanto ha fatto e disfatto del Cristo, in nome di molto altro. Allora, cos’ è che muove la mia fede, la fede dei cristiani di oggi? Forse una nuova nascita nel battesimo, ma io credo molto di più. Credo in incontri silenziosi, intimi e profondi con quel Gesù che tocca e smuove le nostre anime, che porta luce e speranza, che fa tremare il cuore anche quando tutto intorno è buio e vuoto. Credo nella volontà di incontrarlo e di affidargli la nostra pochezza perché la trasformi in risorsa ed in pienezza. Credo nell’amore del Dio fra noi tanto annunciato e riconoscibile tra gli ultimi e nelle tante croci sostenute con questo amore… Allora chiedo di continuare a vedere, a riconoscere, a lodare il Signore per questo Gesù fra noi in ogni modo e in ogni croce lo si incontri.
    Prego per chi lo incontra attraverso la croce della malattia e del dolore.

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  2. sr Alida

    Gesù entra come re umile a Gerusalemme.. Anche qui si abbassa alla nostra portata non cambia messaggio.. Anticipa quello che sarà. Imparate da me che sono mite e umile di cuore… Grazie Signore per essere così vicino a noi. Il mio cuore con la vita dei fratelli dice Osanna a te e ti chiede di far sentire la tua presenza a chi soffre, per ogni malattia fisica, morale, spirituale..

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