mercoledì 6 novembre

di | 5 Novembre 2019

salmo 108 – IL CUORE È SALDO E DISTESO

E cosa dirà delle grandi potenze oggi il Signore? Dirà mai: «Una festa è mettere a sacco le superbe capitali?». Anche questo, nel loro abbandono, è attesa dei poveri, Signore.

1 Canto. Salmo. Di Davide.

2 Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
3 svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l’aurora.

4 Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:

5 grande fino ai cieli è il tuo amore
e la tua fedeltà fino alle nubi.

6 Innàlzati sopra il cielo, o Dio;
su tutta la terra la tua gloria!

7 Perché siano liberati i tuoi amici,
salvaci con la tua destra e rispondici.

8 Dio ha parlato nel suo santuario:
»Esulto e divido Sichem,
spartisco la valle di Succot.

9 Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Èfraim è l’elmo del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.

10 Moab è il catino per lavarmi,
su Edom getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria».

11 Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino al paese di Edom,

12 se non tu, o Dio, che ci hai respinti
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?

13 Nell’oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell’uomo.

14 Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici.

Commento

Ecco l’ultimo salmo di questa serie. Da domani leggeremo il vangelo di Luca. Continueremo con i salmi più avanti. Questo salmo è come la fusione di tanti pezzi di salmi. Abbiamo una parte che è un canto all’aurora, la seconda parte una lamentazione nazionale. La fusione di tanti pezzi di salmi diversi fa sì che il salmo inneggia all’alba che diventa il segno di una nuova epoca storica, epoca in cui Israele finalmente può uscire da un’ epoca amara. Il tempo presente  in cui Dio non sembra più accompagnare Israele in battaglia (v. 12) è solo un periodo di attesa. Colui che divide e misura le città e le valli di Palestina, che governa Efraim e Giuda, le due maggiori tribù ebraiche, che usa come catino Moab col suo mar Morto, che calpesta coi suoi sandali di vincitore Edom e trionfa sulla Filistea, non tacerà a lungo. Ci condurrà al riparo in una «città fortificata» nel deserto e poi mostrerà ancora la sua potenza liberatrice.

Preghiamo

Preghiamo per Angela

5 pensieri su “mercoledì 6 novembre

  1. sr Alida

    La Tua bontà e la fedeltà fino ai cieli,canterò inni a te per questo chi ci condurrà alla città fortificata ,non forse Tu Dio ? Nell’oppressione portaci soccorso perchè vana è la nostra salvezza …Non tacere a lungo ,Signore sulle nostre infedeltà ed errori….Prego per Angela e per tutta l’umanità sofferente. Perchè speri in questa salvezza e fedeltà di Dio .

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  2. Elena

    Prego con voi, per Angela, per i vigili del fuoco uccisi dalla stupidità di qualcuno, per le famiglie nel dolore, per chi ogni giorno vive e lavora per il bene comune e per chi ha bisogno.

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  3. Pinuccia

    Quanta gioia, quanta fiducia in Dio. Con te faremo cose grandi! Non arrendiamoci mai, anche quando sembra che il Signore taccia, lasciamoci guidare da lui verso la città fortificata. Preghiamo per Angela

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  4. Sr Rita

    L’alba di ogni giorno è accoglienza di tutto ciò che succederà fino a sera. Che ogni alba sia un affidamento a Dio.

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