Mercoledì 31 maggio

di | 30 Maggio 2017

 Matteo  23,23-28                                            

 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito! 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. 28 Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.

Commento

Altri “guai” per i farisei. Potremmo dire che sono guai che dicono l’onesta della persona, ma senza la carità, senza uno sguardo sulla persona. A volte ho quasi l’impressione che certe “mode” salutiste o simili, non tengono conto della persona. Faccio le cose bene per me, ma mi dimentico degli altri. Pago tutte le tasse, ma mi dimentico della giustizia verso l’uomo. Sono igienicamente perfetto, ma non mi sporco della vita degli uomini, da loro mi tengo  lontano preferisco un anestetico, che tante volte è un buon sentimento. Anestetizzati da un sentimento che mi fa dire poverino, ma che non tiene conto di tre elementi fondamentali della legge e della vita cristiana:  le giustizia, la misericordia, la fedeltà. Posso anche lasciare la casa un po’ più sporca, ma trovare il tempo per assistere un ammalato. La giustizia del regno deve essere intesa come l’evento nel quale Dio manifesta il suo giudizio, mette “in crisi” i dati e i fatti della nostra giustizia umana, e “fa giustizia” donando la giustizia della sua Parola e della sua opera. Dunque un volto dinamico della giustizia. Il contrasto o il ribaltamento tra ciò che è effimero e ciò che è vero questa volta è tra quanto è esteriore che diventa il fondamentale, e l’interno che diventa il secondario. La conseguenza di tutto questo è che il fuori deve essere pulito, ma il dentro può essere pieno di rapina, ipocrisia e iniquità. In realtà è vero il contrario l’esterno è secondario, il fondamento sta nel cuore. Lo spirito Santo che invochiamo in questi giorni per la solennità della pentecoste di domenica ci aiuti a comprendere fino in fondo la vero giustizia di Dio.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i bambini che vengono abbandonati.

2 pensieri su “Mercoledì 31 maggio

  1. sr Rita

    Ci aiuti il Signore a curare non l’apparenza, l’osservanza in quanto tale, a coltivare la vera reazione con Do e co l’uomo, relazione che nasce da dentro. Preghiamo per Sr Carla Fiori, la nuova Provinciale delle Poverelle in Italia. Un ricordo anche per Sr Anna che dalla mia comunità va per oltre due mesi in Perù in aiuto alle sorelle di Querokoto.

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  2. sr Alida

    Il fondamento stà nel nostro cuore ….Quanto prevale la superficie e l’appar$enza a volte ….Ci aiuti il Signore a coltivare la relazione che nasce da dentro senza secondi fini con Lui e con gli altri .Mi unisco alla preghiera per i bambini abbandonati .per sr Carla ,nostra nuova Provinciale ,per la disponibilità di sr Anna,un saluto caro e riconoscente a sr Marina per quanto ha operato nella provincia d’Italia .Il Signore benedica loro e noi .

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