mercoledì 30 giugno

di | 29 Giugno 2021

lc. 7,36-50

36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. 39 A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». 41 «Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». 48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Commento

In quasi tutte le religioni uno dei temi faticosi è quello del merito. Merita di più chi fa di più il bene. Chi è più giusto porta a casa più premio. Così pensa Simone di fronte a quella donna peccatrice che è entrata in casa sua. Lei non merita il perdono. Simone sì. Questo se ragioniamo in termini di merito. Simone serve Dio, fa bene il compito che gli è assegnato. La donna al contrario non serve Dio. Sempre secondo il modo di pensare di Simone. Egli è la persona perfettissima, cioè l’uomo che sacrifica la vita a Dio. Tutte le religioni propongono un Dio così. Dall’altro lato c’è l’altra religiosità quella che dice che un Dio così è meglio non averlo, perché ti toglie la vita, ti soffoca, perciò è meglio ribellarsi. In realtà l’unica persona che ha capito qualcosa è la donna peccatrice. Essa ama ed esce finalmente da questa dialettica tremenda del Dio che devi servire come uno schiavo oppure al quale ti ribelli, perché non vuoi essere il suo schiavo e lui lo consideri il tuo padrone. Qui si presenta la religione dell’amore; la domanda è: chi amerà di più? Non chi fa meno errori, non chi è più perfetto o più bravo allora, chi è colui che amerà di più? È, guarda caso, colui al quale è stato perdonato di più, perciò è quello che ha peccato di più. Quindi presenta un nuovo tipo di religione che è l’essenza del Vangelo. È la religione della grazia.

Preghiamo

Preghiamo per Marco

2 pensieri su “mercoledì 30 giugno

  1. Elena

    Cosa significa amarti, Dio? Cosa significa amare gli altri? Cosa presenterò a Te, Signore, dentro questa mia vita, in termini di amore? In che misura avrò speso i miei giorni più preziosi per amare, per condividere, per riconoscerti, Gesù, fra noi?
    Non so, non amo le quantificazioni, non sono una contabile degli affetti, e neppure brava in matematica, ma sono sicura che il giorno in cui consegnerò la mia vita a Te, che me l’ha donata, potrò dire: Tu sai quanti errori e peccati hanno farcito i miei anni e le mie esperienze, ma solo Tu conosci l’amore che porto nel cuore e che ha reso pienezza ai miei giorni….
    Ecco, sento di avere speranza nel Tuo sorriso e nel Tuo perdono, Padre.

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  2. sr Alida

    Avevo scritto commento che cancellato, faccio mio quello di Elena grazie e prego per intenzioni di oggi

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