Mercoledì 28 ottobre

di | 27 Ottobre 2015

home2Amos  4,4-13

4 Andate pure a Betel e peccate! A Gàlgala e peccate ancora di più! Offrite ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime. 5 Offrite anche sacrifici di grazie con lievito e proclamate ad alta voce le offerte spontanee perché così vi piace di fare, o Israeliti, dice il Signore. 6 Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti in tutte le vostre città e con mancanza di pane in tutti i vostri villaggi: e non siete ritornati a me, dice il Signore.7 Vi ho pure rifiutato la pioggia tre mesi prima della mietitura; facevo piovere sopra una città e non sopra l’altra; un campo era bagnato di pioggia, mentre l’altro, su cui non pioveva, seccava; 8 due, tre città si muovevano titubanti verso un’altra città per bervi acqua, senza potersi dissetare: e non siete ritornati a me, dice il Signore. 9 Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio, vi ho inaridito i giardini e le vigne; i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta: e non siete ritornati a me, dice il Signore. 10 Ho mandato contro di voi la peste, come un tempo contro l’Egitto; ho ucciso di spada i vostri giovani, mentre i vostri cavalli diventavano preda; ho fatto salire il fetore dei vostri campi fino alle vostre narici: e non siete ritornati a me, dice il Signore. 11 Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; eravate come un tizzone strappato da un incendio: e non siete ritornati a me dice il Signore. 12 Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te, prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele! 13 Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero, che fa l’alba e le tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.

Commento

Il testo descrive come una grande divisione, una separazione che alla fine in qualche modo diventa un fatto negativo, un compiere il male. La grande separazione è tra la vita e il culto, il profeta denuncia che  la vita degenera nel male e il culto è semplicemente una esibizione, un atto esteriore che non parla più al cuore dell’uomo. La grande tradizione profetica ha sempre avuto il compito di mettere in evidenza la sostanziale infedeltà di Israele. Questa infedeltà secondo i profeti avviene quando il  culto si faceva formale e si accompagnava all’infedeltà del cuore del popolo. Così Amos sottolinea anche  con un poco di  scherno che la cura e l’assiduità rituale non solo non modificano la sostanziale infedeltà delle persone, ma anzi l’aumenta , la rende ancor più evidente. Contro questo insano atteggiamento – così diffuso per altro nelle nostre comunità di fedeli e anche nella nostra vita – Dio rivendica, attraverso la profezia di Amos, la  forza   del suo intervento severo  nella storia del popolo. Ma tutti i segni mandati da Dio per avvertire Israele non hanno avuto esito e risposta.  Più volte in questo testo ritorna l’espressione: “e non siete ritornati a Me”. In tal modo la liturgia non solo si svuota del suo significato, quello cioè di essere il momento culminante della storia della salvezza, ma anche celebra il dramma di una sostanziale assenza di Dio dalla storia: il culto prosegue nella sua fredda ripetitività, e niente di fatto accade nel cuore e nella storia della gente.

Preghiamo

Preghiamo per una bambina di 10 anni 

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

4 pensieri su “Mercoledì 28 ottobre

  1. Elena

    Mi unisco alla preghiera per questa bambina.
    Le cose citate dai profeti sono esperienze durissime attraversate dal popolo di Israele, eppure non sono ancora motivo di conversione. Se penso a tutto questo in prospettiva, penso che Dio abbia sbagliato strategia. Poi riprendo il Vangelo e lì la vedo, la sento viva la strategia di Amore del Padre. Dio è creativo!
    Per tutte le strategie efficaci alla conversione, mi sento di pregare per questo, perchè anche io, come donna, persona, mamma e maestra vado cercando buone strategie, ma molto spesso sbaglio, mi inceppo, non concludo nulla di buono, quando addirittura sbaglio completamente strada e la mia strategia si perde nel buio…
    Elena

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  2. Anonimo

    E non siete tornati a me…
    Di fronte alle grandi disgrazie il popolo tira dritto e non riflette. Quanto è attuale questa Parola… Nella mia vita, in quella di ognuno di noi, nelle decisioni dei potenti come in quelle del nostro quotidiano..
    Aiutaci a tornare a te, Signore.

    Buona giornata a tutti!

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  3. Anonimo

    Si Signore in questo periodo in cui sembra che si siano persi tutti i valori e soprattutto la Fede in Te aiutaci a ritrovarTi in tutti coloro che incontriamo ogni giorno nonostante lo scoraggiamento che a volta ci travolge.
    Ieri alla riunione della scuola di mia figlia che frequenta la scuola media i professori ci hanno trasmesso questo scoraggiamento nei confronti dei ragazzi che rispecchia la situazione secondo me, della gioventù in generale oggi, mancanza di valori e nuovi miti che sono solo frutto di noi e della nostra società.
    E’ anche questo un richiamo per ritornare a Te, aiutaci ad accoglierlo e a risponderti cercando di trovare la strada per il Tuo Regno ogni giorno, qui, ora nella società in cui viviamo.
    AMEN

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  4. sr.Alida

    Mi unisco alle intenzioni di oggi ,in particolare per la bambina. “Non siete ritornati a me “quante volte si ripete questa Parola,Colui che si manifesta ,che crea, che forma,…non vede il nostro ritorno..ci chiede di prepararci ad incontrarlo..I Suoi gesti d’amore sono sempre lì a portata di mano . Noi spesso torniamo solo per un culto esteriore ,il cammino e l’incontro ,che prepara per noi si dissolve..ci rendiamo infedeli,superficiali,la routine dei nostri gesti ,necessita di una nuova motivazione ,perchè il Signore ci ritrovi. Dirigi Signore il nostro cuore verso di Te ,non verso la sete di guadagno ,di cose vane,di ciò che distrugge la vita, la speranza di un mondo migliore.

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