mercoledì 28 luglio

di | 27 Luglio 2021

Lc. 10,21-24

21 In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. 22 Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». 23 E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24 Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono».

Commento

È una delle rare preghiere scritte nel vangelo pronunciate da Gesù. E così mentre ascolta i discepoli narrare delle loro opere e invita ad essere figli che imitano il Padre, Egli esulta nello spirito. Sembra questa preghiera una danza dello spirito, sembra un canto di gioia che parte da quell’intuizione che i nostri nomi sono scritti nei cieli. Questo testo è un meteorite caduto dal cielo e c’è in Matteo e in Luca, in Luca c’è in più la danza proprio del Figlio; è un testo impressionante: cinque volte si parla di Padre, Gesù chiama Padre otto volte in tutto il Vangelo, cinque qui, e poi si parla di padre altre dodici volte, per esempio nella parabola del figliolo. Ma qui c’è la concentrazione proprio di questa esaltazione del Padre nella sua esultanza e perché? Questo Padre, che è la parola Abbà, che vuol dire papà mio, proprio Lui il grande Signore del cielo e della terra è mio papà. E questo è tenuto nascosto ai sapienti e agli intelligenti; bisogna essere piccoli, umili, semplici per comprendere il mistero del Padre che ama i suoi figli.  La qualità del figlio è quella di chiamare papà mio il proprio padre, ma per fare questo devo essere umile.

Preghiamo

Preghiamo per le Filippine, dagli anni 70 è in corso una guerra tra l’esercito di Manila e i fondamentalisti islamici, che ha fatto più di 150 mila morti

2 pensieri su “mercoledì 28 luglio

  1. Elena

    È bella questa lode al Padre fatta da Gesù. Possano anche i nostri cuori esultare nello Spirito e rendere grazie per tutta la bellezza che possiamo cogliere con i nostri piccoli occhi, con i nostri limitati sguardi….

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  2. sr Alida

    Essere figli di Dio è la nostra la nostra grande fortuna e sapere di avere un Padre cosi povero e potente allo stesso tempo è consolazione e gioia. Mi unisco alla preghiera per le Filippine

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