mercoledì 28 febbraio

di | 27 Febbraio 2018

Michelangelo_Buonarroti_027Ger 11,1-14                                       

1 Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2 “Ascolta le parole di questa alleanza e tu riferiscile agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3 Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l’uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, 4 che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d’Egitto, dal crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, 5 così che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete” Io risposi: “Così sia, Signore!” 6 E il Signore mi disse: “Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! 7 Poiché io ho più volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d’Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono”. 9 Il Signore mi disse: “Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10 sono ritornati alle iniquità dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch’essi hanno seguito altri dei per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l’alleanza che io avevo concluso con i loro padri. 11 Perciò dice il Signore: Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò; 12 allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dei ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo della loro sciagura. 13 Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dei, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all’idolo, altari per bruciare incenso a Baal.14 Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura”.

Commento

La protagonista di questo brano è la parola e l’alleanza che attraverso di essa si stabilisce tra il popolo e Dio.  potremmo dire che vi è come un avvenimento, un avverarsi della parola, perché essa sta al centro di tutta la riflessione profetica. Essa si dona all’uomo e grazie a questo dono noi possiamo ascoltare, vivere e agire da credenti. Questo avvenimento è sempre “personale”; notate, personale, non individuale, nel senso che è detta a un popolo ma è detta a ciascuno e per ciascuno. Di fatto ci rendiamo sempre più conto di come la parola richiede un fare, di come essa non può prescindere da un’alleanza che orienta la mia vita.  Il fare si presenta come continuità e pienezza dell’ascoltare; è l’ascolto nel suo necessario compimento; un “ascoltare senza fare” sarebbe dunque “non ascoltare”. Per finire la parola secondo Geremia crea e guida la storia Si può dire giustamente che la storia è il grande orizzonte e il grande teatro del compimento della Parola nella comunione d’amore. In questa prospettiva l’unico peccato che esiste è il non ascolto della parola e tutti gli altri peccati sono la conseguenza di questo non ascolto iniziale della parola che ci porta a rompere ‘alleanza con il creatore.

Preghiamo

Preghiamo per Rosa

3 pensieri su “mercoledì 28 febbraio

  1. sr.Alida

    Ascolta le parole di questa alleanza….e riferiscile….L’ascolto del cuore e non solo dell’udito è importante difficilmente si travisa un messaggio se ascoltato con cuore poi si ascolta con cuore ciò che ci interessa “,ciò che stà a cuore.”Abbiamo la possibilità per vivere e agire da credenti ,poichè una parola ascoltata,dal Padre che ci ama e vuol fare alleanza con noi poi ci aiuta ad agire in bene…..
    Rendi attento il mio cuore a ciò che Tu Signore vuoi per me ,affinchè anche altri si accorgano che li ami…Mi unisco alla preghiera per la mamma di don Sandro ,per Rosa per le persone che chiedono preghiera e sono sempre in aumento …

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  2. . Elena

    L’avere rotto un patto, un’alleanza costruita premurosamente e sollecitata più volte alla fedeltà, costituisce l’inizio di una fine. Sembra inevitabile. Il Signore ci restituisce questa nostra grossa responsabilità, legata al nostro libero arbitrio, ma ci mette in guardia dalle conseguenze. E manda profeti ad annunciare la fine. Chi può salvarsi?
    Rimanere nel patto comporta abbandono al Signore, credere e lottare per un Amore che impregna la vita e le dà senso. Fuori, il vuoto…
    Preghiamo per Rosa e per mamma Pina, entrata in coma. Il Signore la tenga per mano. Una preghiera per le figlie.

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  3. sr Rita

    Chi non scolta non fa. Certo si può sentire una voce, un comando, un invito e non fare nulla. Ma Ascoltare nel suo vero significato è prendere con sé la parola e tradurla in sentimenti, in gesti, in dono di sé. Ci sa dato di ascoltare col cuore e con l’intelligenza e la volontà buona per fare quanto ascoltiamo.

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