mercoledì 28 aprile

di | 27 Aprile 2021

Fil. 4,2-7

2 Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche ad andare d’accordo nel Signore. 3 E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita. 4 Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. 5 La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! 6 Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; 7 e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

Commento

Le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nelle chiesa. Un ruolo   non “autorevole” nel senso di avere di ruoli di autorità e questo non va bene, ma sicuramente un peso all’interno della comunità lo hanno sempre avuto. È il caso di queste due donne citate nel testo di oggi Evodia e Sintiche. Importanti nella comunità di Tessalonica, ma che, come tutti uomini e donne alla fine sono in contrasto tra loro.  E allora Paolo chiede a loro di andare  d’accordo nel nome del Signore. E poi chiede ad un suo collaboratore di aiutarle. Paolo tiene molto ai suoi collaboratori e tiene molto all’unità della chiesa, delle sue comunità. La collaborazione è possibile se si ha lo stesso modo di sentire. Noi siamo tutti diversi, abbiamo tutti una sensibilità diversa e ognuno vede la propria. Però se io sono un organismo completo sento il mio corpo, ogni dolore del corpo, ogni benessere del corpo lo sento io. Così all’interno della comunità c’è un unico Spirito, un unico modo di sentire nel Signore Gesù, è lo stesso sentimento che fu del Signore Gesù, per cui la nostra unione non è fatta perché noi tutti pensiamo la stessa cosa, perché  tutti facciamo la stessa cosa, tutti appiattiti allo stesso modo di sentire umano e allora si va d’accordo. No! Le differenze ci sono tutte, ma al di là di queste differente c’è un unico modo di sentire che è il sentire dello Spirito di Cristo.

Preghiamo

Preghiamo per l’india

2 pensieri su “mercoledì 28 aprile

  1. Elena

    Per quanto grandi siano le nostre differenze, per quanto tutti possiamo essere diversi, se al centro di ogni cosa c’è e rimane il Signore Gesù, allora anche ogni nostra differenza e divergenza può essere risorsa! Il Signore ed il vangelo.sono il centro, sono l’obiettivo, sono il comune sentire, tutto il resto è umano e siamo noi. Petali di un unico fiore, con il compito di aprirci all’essenza…
    Prego con voi per l’India.

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  2. sr Alida

    Rallegratevi nel Signore sempre, non angustiatevi per nulla.. È necessario rivolgersi a Lui in ogni necessità…. Perché conduca i cuori e i pensieri diversi ad un unico mo do di sentire e così avere pace. Prego con voi per l’India.

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