mercoledì 22 gennaio

di | 21 Gennaio 2025

Ger. 8,4-17

4 Tu di’ loro: “Così parla il SIGNORE:
Se uno cade non si rialza forse?
Se uno si svia, non torna egli indietro?
5 Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia
di uno sviamento perenne?
Essi persistono nella malafede
e rifiutano di convertirsi.
6 Io sto attento e ascolto:
essi non parlano come dovrebbero;
nessuno si pente della sua malvagità
e dice: ‘Che ho fatto?’
Ognuno riprende la sua corsa,
come il cavallo che si slancia alla battaglia.
7 Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni;
la tortora, la rondine e la gru
osservano il tempo quando debbono venire,
ma il mio popolo non conosce quel che il SIGNORE ha ordinato.
8 Voi come potete dire: ‘Noi siamo saggi
e la legge del SIGNORE è con noi!’?
Sì, certo, ma la penna bugiarda degli scribi ha mentito.
9 I saggi saranno confusi,
saranno costernati, saranno presi;
ecco, hanno rigettato la parola del SIGNORE;
quale saggezza possono avere?
10 Perciò io darò le loro mogli ad altri,
i loro campi a dei nuovi possessori;
poiché dal più piccolo al più grande,
sono tutti avidi di guadagno;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo;
dicono: ‘Pace, pace’,
mentre pace non c’è.
12 Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni;
non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire;
perciò cadranno fra quelli che cadono;
quando io li visiterò saranno abbattuti”,
dice il SIGNORE.
13 “Certo io li sterminerò”, dice il SIGNORE.
“Non c’è più uva sulla vite,
non più fichi sul fico,
e le foglie sono appassite!
Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi”».
14 Perché ce ne stiamo qui seduti?
Adunatevi, entriamo nelle città fortificate,
là periamo!
Poiché il SIGNORE, il nostro Dio, ci condanna a perire,
ci fa bere acque avvelenate,
perché abbiamo peccato contro il SIGNORE.
15 Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge;
aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore!
16 Si ode da Dan lo sbuffare dei suoi cavalli;
al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese;
poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene,
la città e i suoi abitanti.
17 «Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere,
contro cui non c’è incantesimo che valga;
vi morderanno», dice il SIGNORE.

Commento

Anche Geremia rimane come preso dallo sgomento quando vede che la grande riforma di Giosia va in rovina e il re riformatore muore in battaglia. In fin dei conti lui aveva creduto in questa grande riforma ed ora vede che tutto crolla. Oltre alla questione del tempio e del rito che abbiamo visto ieri, ora Geremia vede crollare un altro pilastro della riforma. Si tratta della conoscenza della Legge e la sua interpretazione da parte degli scribi. Da molla della riforma e del rinnovo dell’alleanza, era diventata in pochi anni legalismo giuridico, gusto intellettuale dell’erudizione e giustificazione di interessi e soprusi. Geremia è come affranto nel vedere che tutti i pilastri della riforma lentamente crollano.  Questo fatto non impedisce al profeta di dire anche su questo argomento una parola di verità. Geremia contesta il modo di interpretare la parola di Dio dei responsabili religiosi come falso e pericoloso, perché accomodante e interessato. Questo modo produce  l’idea che basta conoscere quattro cose principali della religione, osservare alcuni precetti morali compiere alcune pratiche rituali, fare elemosina, dire qualche preghiera e fare qualche sacrificio… per essere a posto con Dio. Geremia dichiara che  è l’amore, la fede, il rapporto con Dio che contano, che fanno crescere e danno valore anche alla morale, alle pratiche religiose, alle preghiere, alle elemosine.

Preghiamo

Preghiamo per la pace nel mondo

2 pensieri su “mercoledì 22 gennaio

  1. sr Alida

    Accogliere e rispondere all’amore di Dio è questione di cuore, di cosa ama il cuore…. E riconoscere il male che c’è in noi vuol dire non pensare dove è il Signore, perché Egli è sempre pronto, ed è presente per un nostro bene. Ora capisco perché Geremia viene considerato a volte come pessimista, non può non dire la verità su una vita che poteva essere nuova perché riformata. Maquesto non è pessimismo. È uno dei brutti periodi della Bibbia, ed è come oggi chi opera per il bene non è ben voluto Aiutami Signore ad essere vera nell tuo amore. Con voi una rinnovata preghiera per la pace nel mondo.

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  2. Elena

    Ci si accontenta, si rimane in superficie, si dimostra solo ciò si vuole fare apparire, ma ciò che vive dentro di noi, i nostri veri sentimenti religiosi, la nostra fede autentica, i nostri desideri di verità e giustizia dove sono? Gesù li ha definiti sepolcri imbiancati… Siamo così un po’ tutti noi? Visto come vanno le cose, direi che non siamo lontani dalla definizione di Gesù. Aiutaci ad essere autentici, Signore, perché è facile smarrirci dietro a tante luci che non portano da nessuna parte, dentro a storie costruite da falsi dèi e falsi profeti per ingannarci. Il nostro stesso desiderio di pace, quanto è lontano dai nostri agiti quotidiani nei confronti di chi abbiamo intorno?

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