mercoledì 21 luglio

di | 20 Luglio 2021

Lc. 9,46-50

46 Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. 47 Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: 48 «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». 49 Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». 50 Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Commento

Chi è il più grande? Forse non diciamo così, forse semplicemente vorremmo essere il più piccolo. Salvo poi, se  le circostanze lo richiedono, diventiamo subito il più grande. Non so il motivo della richiesta dei discepoli su chi fosse il più grande e non so bene nemmeno perché questa domanda sul fatto che chi pensa di essere grande può in qualche modo permettersi di dichiarare a chi si può impedire di scacciare i demoni, il male. Possono essere mille le sfumature di queste domande e richieste. Io ne rintraccio anche solo una: l’animo umano è fatto così: dichiara cose belle e ne fa delle altre, dichiara che l’ultimo posto è quello giusto e poi cerca il primo. È l’animo umano che vede una cosa e ne fa un’altra. Più in profondità possiamo dire che qui stanno come una di fronte all’altra due modi diversi di pensare la grandezza. Da una parte quella umana: chi è il più grande, chi ha più autorità e chi può decidere degli altri. Dall’altra il pensiero di Gesù che dichiara che il più grande è colui che serve e che accoglie. Forse questa immagine ci aiuta a capire cosa vuol dire per Gesù essere grandi: si dice che l’oceano crea la terra ferma ritirandosi, dove la figura dell’oceano sta per la figura stessa di Dio che si ritira perché emerga l’uomo. Per accogliere devo ritirarmi per lasciare spazio all’altro. Questo è colui che serve.

Preghiamo

In queste sere pregheremo per tutte quelle zone del mondo dove ci sono in atto guerre e conflitti. Ci renderemo conto che sono veramente tante. Questa sera preghiamo per la regione di Aceh nell’isola di sumatra in 20 anni si sono stati più di 50 mila morti.

3 pensieri su “mercoledì 21 luglio

  1. Elena

    Grande, piccolo, il Signore sa bene come confondere i nostri pensieri, i nostri propositi, le nostre ambizioni. Nelle Sue mani ogni cosa trova il giusto posto, perché noi non riusciamo a trovarlo da soli. Lasciamo a Te, Signore, le nostre priorità, le affidiamo a Te, perché Tu ne disponga secondo il tuo disegno e i Tuoi pensieri, che spesso muovono in posti per noi incomprensibili.
    Prego con voi per le vittime di conflitti silenti.

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  2. sr Alida

    Si è nel Signore che ogni cosa trova il suo giusto posto… Il suo significato, e ciò che più j portante….. Nelle Tue mani Signore facci restare e gusteremo la nostra piccolezza e non desidero altro. Mi unisco all’interazione di preghiera.

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