mercoledì 21 agosto

di | 20 Agosto 2019

Gc 4,4-10                                                                                                                     4 Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5 O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? 6 Ci dá anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi; agli umili invece dá la sua grazia. 7 Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. 9 Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza. 10 Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

Commento

Continuando il suo discorso Giacomo dice che bisogna operare un rovesciamento della mentalità corrente; bisogna resistere alle tentazioni dello spirito del potere che si annida in ogni realtà familiare e sociale; bisogna piangere per le troppe sopraffazioni che avvengono nella quotidianità dei rapporti; bisogna riconoscere i propri errori, i propri limiti e le proprie resistenze al cambiamento.  In ogni caso viene chiesta una via di purificazione della vita, noi diremmo di conversione. Ma bisogna anche riscoprire e coltivare la beatitudine biblica dei “poveri di Dio”, degli umili, dei piccoli, dei semplici, di chi riconosce la grandezza di Dio e la propria piccolezza, ringraziandolo per i doni ricevuti e riconoscendosi fratelli di ogni. Questa beatitudine deve trasformarsi in stile di vita, atteggiamenti da assumere, scelte da fare ogni giorno. Di fronte all’esempio di Cristo, di fronte ai nostri limiti di persone e di Chiesa, come si può ergersi a giudici di tutto e di tutti? Come coltivare ancora quell’orgoglio della verità? Come non superare atteggiamenti di durezza, di condanna, di esclusione, di intolleranza umana e religiosa? Con la stessa misura con cui voi trattate gli altri, Dio tratterà voi: la misura sarà la misericordia per chi avrà usato misericordia, il perdono per chi avrà perdonato, l’amore per chi avrà amato.

Preghiamo

Oggi preghiamo per i nostri politici.

3 pensieri su “mercoledì 21 agosto

  1. sr Alida

    La beatitudine dei poveri ,dei piccoli ,dei semplici deve diventare vita …Conversione ..un certo stile di vita …Dai 14 -15 anni più o meno desidero una certa linea di condotta ,sinceramente ci stò ancora lavorando, la conversione esige il cammino di ogni giorno ….che si apre con tutte le sue possibilità di bene ,che la mia ” libertà “può cogliere oppure no …Prego con voi per i politici e per ciò che ciascuno di noi porta in cuore .

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  2. Anonimo

    Il Signore ama fino alla gelosia. Eppure noi fatichiamo alcune volte a credere a questo amore perché siano alla ricerca di sensazioni ed emozioni che toccano il livello emotivo. Dio ama con un amore di gratuità e di libertà, cose che non ci sono molto familiari. Preghiamo perché il livello dell’amore si elevò un poco in noi,nei politici che hanno il dovere di cercare il bene comune.

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