mercoledì 19 maggio

di | 18 Maggio 2021

Luca 2,25-35

25 Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; 26 lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. 27 Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 28 lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
29 «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
31 preparata da te davanti a tutti i popoli,
32 luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 35 perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».

Commento

Simeone canta questo inno che la chiesa usa come preghiera della sera, come preghiera di compieta. Interessante il significato del nome Simeone: Dio ha ascoltato. Dio ha proprio ascoltato la preghiera del suo popolo, di tutti gli uomini giusti come Simeone e ha mantenuto la sua promessa, ha portato a compimento il suo desiderio che era quello di ricomporre l’umanità nel suo figlio Gesù. Simeone era in attesa della consolazione di Israele, di un popolo intero. E quando vede arrivare Gesù bambino con i suoi genitori comprende che quella consolazione è arrivata. E allora canta di gioia. Come ha cantato Maria, come ha cantato Elisabetta, come canta lui il giusto Simeone. Simeone è l’affermazione che davvero l’attesa non è delusa da Dio. Molte cose, forse le persone anche, noi stessi, deludiamo, ci deludono. Dio non delude mai. Chi rimane in silenzio di fronte alla scena e al canto sono i genitori di Gesù. un silenzio di stupore e di meraviglia.

Preghiamo

Preghiamo per Marco

2 pensieri su “mercoledì 19 maggio

  1. Elena

    Cantare la gioia della pienezza dell’amore di Dio. È un canto che nasce dritto dal cuore, nasce dal riconoscimento e dall’attesa. Nasce dall’ascolto dello Spirito di Dio, nasce dall’amore generato dentro ciascuno. Quando ognuno di noi canta per la gioia dell’averti incontrato, Signore?
    Preghiamo per la Terra Santa e per tutte le intenzioni che portiamo al Signore.

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  2. sr Alida

    Attendere la salvezza del Signore, in ogni nostro nuovo giorno, lasciarsi avvolgere dal suo infinito amore, silenzioso e fedele.. Ci rende capaci di custodire di prenderci cura.. Di fare cammini anche un po’ impervi, perché poi sarà Lui a spianare la strada, mentre prego per Marco, per i popoli in guerra, chiedo una preghiera per la mia comunità, per la nostra Rsa, mancano infermieri.. Grazie

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