mercoledì 18 agosto

di | 17 Agosto 2021

Lc. 12,41-48

41 Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42 Il Signore rispose: «Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? 43 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. 44 In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45 Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. 47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Commento

Mi viene quasi da pensare che Pietro si vuole tirar fuori da questo discorso;  con quelle parole: Signore questa parabola la dici per noi o anche per tutti, mi sembra quasi che voglia dire, forse questa volta io non c’entro, non sono coinvolto nella questione. Interessante quando anche noi ci tiriamo fuori da tutti i discorsi, quando non vogliamo  assumerci le responsabilità di fronte alle parole del vangelo. Ed invece Gesù chiede proprio questo: la tua responsabilità di fronte alla sua parola. Sembra quasi che il testo ci vuole dire che anche se il Signore tarda a venire noi dobbiamo rimanere pronti e non invece lasciarci andare in una vita che non ha più un senso, che non ha più una sua pienezza. Il fatto  è che noi conosciamo queste parole, questi insegnamenti del Signore e allora ne siamo grandemente responsabili. Chi non conosce la parola del Signore ne è meno responsabile. Tutti i doni che abbiamo, e più ne abbiamo, o li usiamo per fare il bene o li usiamo per fare il male, non c’è una soluzione neutra. Il testo è un invito molto forte a fare un giusto uso di tutto quanto abbiamo ricevuto in dono, questa è la nostra grande responsabilità.

Preghiamo

Preghiamo per l’Ucraina dove dal 2014 è in corso una guerra con la Russia grande protagonista. Si parla di 15.000 morti.

2 pensieri su “mercoledì 18 agosto

  1. Elena

    Ci viene chiesto in base a quanto abbiamo ricevuto. E poiché abbiamo ricevuto molto, è bene darsi da fare. Non credo che la questione sia la resa dei conti col Signore. Credo piuttosto che ci venga ricordato che abbiamo avuto una vita piena di tante capacità, tante opportunità, tanti doni da mettere in circolo subito perché la nostra vita sia dono reciproco. E abbia valore, bellezza, ricchezza. Che senso ha avere intelligenza e usarla male, contro noi stessi e contro gli altri? Oppure avere bontà d’animo e nasconderla e non farne uso?
    Preghiamo per tutto ciò che portiamo nel cuore, non dimenticando i conflitti che ci circondano.

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  2. sr Alida

    Essere attenta =dare senso alla vita che ci viene donata, e impegnarla per qualcosa di vero… Prego con voi per l’Ucraina un carissimo buon compleanno a sr Rosina.

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