mercoledì 17 novembre

di | 16 Novembre 2021

Lc. 23,32-38

insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori. 33Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: “Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto”. 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. 38Sopra di lui c’era anche una scritta: “Costui è il re dei Giudei”.

Commento

Qui siamo al vertice del vangelo. Siamo messi in una condizione per cui possiamo “ammirare lo spettacolo della Croce”. Ho messo tra virgolette queste parole perché può sembrare assurdo vedere lo spettacolo della croce. Qui non si tratta più di ascoltare una parola, ma di vedere la contemplazione della croce. Qui esce per l’unica volta nel vangelo di Luca la parola theoria, infatti quel: il popolo stava a vedere si può benissimo tradurre con stava a contemplare, theoria appunto. Per capire la croce di Gesù non servono molti ragionamenti umani, serve uno sguardo, una contemplazione, una ammirazione per quanto il Signore ha fatto per tutti noi. Questo è lo sguardo vero con cui guardare il Signore crocefisso: rimanere in silenzio per contemplare il mistero della croce, atto supremo di amore e di perdono del Signore. Contemplare l’uomo della croce vuol dire contemplare un uomo che sta in mezzo a due malfattori, che sta in alto in modo che la gente possa vedere colui che perdona. La scritta posta sopra di Lui dice costui è il re dei Giudei, ma sappiamo bene che tale formula non dice di un re terreno, ma di un re il il cui regno si afferma nell’amare.

Preghiamo Preghiamo per Carlo.

2 pensieri su “mercoledì 17 novembre

  1. sr Alida

    Guardare, ammirare contemplare questo mistero d’amore di Dio fatto uomo… Rimanere in silenzio e li portare tutte le vicende nostre dei nostri cari e del mondo, preghiamo per Carlo.

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  2. Elena

    Contemplare l’uomo della croce il cui amore senza fine è per noi perdono e misericordia. Il silenzio della contemplazione è un atto dovuto. Chi non riesce a vedere il Signore, urla, strepita, deride, commenta, mormora….
    In silenzio Ti chiediamo perdono…
    Preghiamo per Carlo.

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