mercoledì 16 giugno

di | 15 Giugno 2021

Luca 6,27-36

27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. 29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da’ a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. 36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.

Commento

Parole impegnative quelle di oggi. Come fare ad amare il nemico? Come amare chi ci odia? Io non so come si fa ad amare il nemico, so che Gesù indica una via alternativa all’odio e alla violenza. Indica la via dell’incontro.  Il senso di queste parole non è quello di offrire una tecnica capace di risolvere tutti i problemi di relazione. Forse è quello di aprire strade da percorrere, la strada della non violenza. Poi per praticare questa strada ci vuole tanto allenamento. È come un maratoneta che deve ogni giorno allenarsi e far fatica per raggiungere un risultato buono. Le parole – imperativo da portare in questo viaggio  sono scritte in questo brano: amate, fate, benedite, pregate E, poi, la regola generale, un altro imperativo ancora: “come volete che facciano a voi, fate a loro similmente”. Ecco le regole per praticare la non violenza. L’ascolto della parola ci fa capaci di amare il nemico. L’amore autentico ci fa capaci di non odiare. l’esperienza fondamentale del cristianesimo dice che l’amore non è l’amore di filia, cioè di amicizia,  quella viene dopo, quando l’amore è corrisposto e l’ideale dell’amore è quello di essere corrisposto. Ma ci deve essere pure uno che incomincia ad amare. Se uno non comincia ad amare uno, nessuno ama: tutti aspettano che sia l’altro. E l’altro è sempre il nemico fino a quando non si sente amato. Cos’è venuto a fare Gesù sulla terra? È venuto a testimoniare l’amore dei nemici che Dio ha tanto amato il mondo, il mondo inteso come nemico di Dio, da fare che? Da dare la Sua vita per questo mondo che lo uccide. L’amore cristiano è l’amore che si dona.

Preghiamo

Preghiamo per Federico

2 pensieri su “mercoledì 16 giugno

  1. Elena

    Davvero impegnativa la Parola di oggi. Mi chiede di andare contro ogni logica umana o di crearne di nuove? Mi chiede di essere una persona contro o una persona diversa?
    Mi invita a mondi impossibili o a diventare creativa e generativa di nuovi mondi possibili? Mi chiede di imparare ad amare in un modo più ampio, completo e misericordioso, mi chiede di vivere da specchio di ciò che ci ha portato Gesù su questa terra, mi chiede una logica che supera la razionalità del mio essere umana. Allora, siccome sono davvero troppo piccola per tutto questo, Ti chiedo di aiutarmi, Signore, Ti chiedo di fare Tu, in me, ciò che io non sono capace di fare da sola….

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  2. sr Alida

    La richiesta di amore e amare in modo vero, è un cammino arduo e bello allo stesso tempo.. Chiedo al Signore nel mare grande del Suo amore di condurre la piccola barchetta o zattera che sono io…. Mi unisco alla preghiera per Federico.

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